CASTEL GOFFREDO – Proseguono anche nel mese di dicembre gli appuntamenti all’insegna dell’arte e della creatività proposti dal MAST di Castel Goffredo.
Mercoledì 4 dicembre alle 20.45, il museo ospiterà la conferenza a ingresso libero dedicata al tema “Giuseppe Bazzani – disegni”. Atteso relatore sarà il professore Augusto Morari curatore delle mostre in corso presso il Museo Diocesano di Mantova. La conferenza rientra nella programmazione di iniziative organizzate nell’ambito della mostra “Le Tre Età di Giuseppe Bazzani”, che il MAST dedica al pittore mantovano fino al 6 gennaio.
In partenza il 7 dicembre, invece, dalle 16 alle 17.30 “Meditare con le mani”, il corso dedicato al “saper fare” a cura di Gabriella Piadena e rivolto a principianti che vogliono imparare ad usare i ferri. Sferruzzare è di moda, così come i punti oversize e la maglia grossa un po’ rustica. Ogni incontro sarà accompagnato da una tazza di tè. Il corso proseguirà anche nei pomeriggi del 14 e 21 dicembre. Il costo è di 55 euro a persona, 35 euro per soci Gruppo San Luca e MASTAMICI.
Ancora: ritorna domenica 8 dicembre alle ore 15.15 l’amatissima attività per famiglie, questa volta dal titolo “Grottesco questo affresco!”. I bambini scopriranno come si realizza un affresco e cosa sia una grottesca. Il costo è di 3 euro a partecipante e l’attività è riservata ai bambini dai 5 agli 11 anni. La prenotazione è obbligatoria entro sabato 7 dicembre (Coop. La Melagrana 338.933 64 51 oppure didattica@lamelagrana.it).
Ogni domenica di dicembre si potrà visitare il MAST accompagnati dalle guide alle 11, alle 15.30 e alle 17. Il costo è di € 3 oltre il biglietto di ingresso al museo.
Infine, prosegue l’iniziativa “Tutti mecenati!”. Con soli 10 euro sarà possibile adottare un quadratino dell’opera “Sant’Agostino che sconfigge gli eretici”, olio su tela XVI secolo, e permetterne il restauro. Il grande dipinto di cm 200 x 123, di proprietà della Parrocchia di Sant’Erasmo in Castel Goffredo, appartiene alle collezioni del MAST Castel Goffredo – Museo della città dove è inserito nella sezione “La riforma protestante – Fermenti e contaminazioni”. La tela è una delle pochissime opere che permettono di illustrare questo importante, complesso e quasi sconosciuto capitolo della storia di Castel Goffredo e dell’Alto Mantovano. Il restauro del dipinto permetterà una più chiara lettura dell’opera consentendo di definirne meglio l’epoca e l’ambito culturale ed artistico nei quali operava il suo autore.