“La pandemia da Covid è tutt’altro che finita” sottolinea l’Organizzazione mondiale della Sanità, che, per rispondere al nuovo picco di contagi, invita i governi a “valutare il ripristino delle restrizioni”. Come riportato dal Tgcom24 è preoccupato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus i contagi sono in continuo aumento e i decessi sono inaccettabilmente alti “Con l’aumento della trasmissione del Covid e dei ricoveri, i governi devono implementare le misure collaudate come l’uso della mascherina, il miglioramento della ventilazione e dei test – spiega Ghebreyesus -. Esorto i governi a rivedere e adattare regolarmente i loro piani di risposta al Covid-19 in base all’epidemiologia attuale e anche alla potenziale comparsa di nuove varianti”. “I governi dovrebbero anche lavorare per invertire la riduzione della sorveglianza, dei test e del sequenziamento e condividere efficacemente gli antivirali”, precisa.
Ci sarà quindi un ritorno delle mascherine? Ora le indossano pochissimi, nei supermercati e negozi 1 su 10, qualcuno ce l’ha ma la tiene giù, la chirurgica va per la maggiore, pochissime le Ffp2, per strada invece ormai è un liberi tutti, anche negli assembramenti, vedi concerti, cinema e teatri. Andrebbe tutto bene, se fosse come le scorse estati, invece, visto che la variante Omicron5 non teme il caldo, come contagi sembriamo a dicembre.
“In questa fase, oltre ad accelerare la somministrazione della quarta dose nei pazienti vulnerabili, è indispensabile contenere la circolazione virale utilizzando le mascherine”. Perché la posta in palio, sostengono, è alta: “Si rischia il lockdown” commentano la Fondazione Gimbe ed epidemiologi come Pier Luigi Lopalco.
I contagi sono cento volte in più rispetto a un anno fa anche se, fortunatamente, le Terapie intensive sono salite “solamente” del doppio.
Prendiamo a confronto i dati nazionali di due periodi a distanza di un anno, e nello stesso giorno della settimana: mercoledì 6 luglio 2022, rispetto a mercoledì 7 luglio 2021. Le differenze impressionano: il 6 luglio scorso i contagi sono stati 107.786; un anno fa, prima che Omicron con la sua sottovariante Omicron 5 arrivasse erano 1.010.
“Siamo vicini al picco pandemico, arriverà entro una o due settimane” commenta l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco – “Non voglio utilizzare toni drammatici, ma sull’utilizzo delle mascherine sono d’accordo. L’evidenza sull’efficacia dell’uso di questo strumento, soprattutto al chiuso, è forte. Perciò al cittadino va data questa informazione: “Se vogliamo passare dalla politica dei lockdown a quella della convivenza col virus, bisogna mettere la mascherina. Quale mascherina indossare? “Va bene la chirurgica se è una questione di rispetto e protezione nei confronti degli altri, se invece sono un soggetto debole o fragile, meglio ricorrere alle Ffp2”.
L’imperativo è uno: “Tenere più al sicuro possibile le persone fragili – risponde Lopalco -. Chi vive con loro deve fare attenzione: evitare troppi contatti, non partecipare ad eventi pubblici e mettersi la mascherina”.