BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Il razzismo strutturale c’è ancora. La gente mi chiede perchè c’è ancora l’antisemitismo. Perchè c’è sempre stato. È insito nell’animo dei poveri di spirito. Arrivano i momenti più adatti politicamente per farlo emergere, in cui è più facile far finta di niente, guardare il proprio cortile”. Così la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento, si esprime di fronte alla plenaria di Bruxelles, oggi in occasione dell’evento in commemorazione del 75esimo Anniversario della Liberazione del Campo di Auschwitz.
“Il Parlamento europeo e la mia non-estinzione mi sembrano in questo momento lo stesso miracolo – ha detto la Segre -. Quando parlo con i ragazzi è mio dovere di testimone parlare, e non posso che parlare di me: magra, scheletrita, disperata, sola, e non la posso più sopportare. Sento che se non smetto di parlare di quella ragazza, e non mi dedico a godere delle grandi gioie della mia famiglia ritrovata. Non lo potrò più fare comunque perché non ce la farò più”.
(ITALPRESS).
“Il Parlamento europeo e la mia non-estinzione mi sembrano in questo momento lo stesso miracolo – ha detto la Segre -. Quando parlo con i ragazzi è mio dovere di testimone parlare, e non posso che parlare di me: magra, scheletrita, disperata, sola, e non la posso più sopportare. Sento che se non smetto di parlare di quella ragazza, e non mi dedico a godere delle grandi gioie della mia famiglia ritrovata. Non lo potrò più fare comunque perché non ce la farò più”.
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