(Adnkronos) – “Ferma condanna per le minacce che sono arrivate alla premier e a sua figlia. Sono gesti esecrabili, bisogna stare vicino alle istituzioni”. Così il leader di M5S, Giuseppe Conte, a margine di un evento a Torino.
“Io so cosa significa perché quando ero presidente del Consiglio ho ricevuto tante minacce, in particolare durante l’emergenza pandemica – ha aggiunto – dunque condanna senza se e senza ma”.
Per Silvio Giovine, deputato di Fratelli d’Italia, “è agghiacciante e preoccupa il clima di intolleranza che in questi giorni si sta diffondendo dalle piazze alla rete fino alle università. In ultima, le gravissime minacce ricevute sui social dal presidente Meloni, cui esprimo la più sincera solidarietà, vittima della campagna d’odio grillina sul reddito di cittadinanza che il governo vuole abolire. Una campagna d’odio fondata sulla difesa di una misura che non è stata utile a contrastare la povertà e non ha funzionato come strumento di inserimento nel mercato del lavoro, ma che è servita soltanto per scopi elettorali al M5S che ha alimentato livore e tensione sociale, prendendosi gioco delle fasce più deboli della popolazione. Giuseppe Conte è ancora in tempo per smorzare i toni e svelenire il clima che ha portato ai violenti attacchi contro il presidente Meloni e la maggioranza di governo. O forse da mero incitatore vuole trasformarsi nel responsabile morale di qualcosa di più grave?” dichiara Giovine.
Il M5S fa quadrato attorno al leader. “Condanniamo nel modo più assoluto le minacce nei confronti di Giorgia Meloni e di sua figlia: l’odio e la violenza non porteranno mai da nessuna parte – afferma il senatore e vicepresidente del M5S Mario Turco – Non possiamo fare a meno di osservare il livello di strumentalizzazione che molti esponenti della maggioranza stanno alzando su questo episodio, trasformato nell’ennesima occasione per puntare il dito contro Giuseppe Conte e il M5S. Lo stesso Giuseppe Conte che, quando era presidente del Consiglio, ha ricevuto numerose minacce, in particolare durante la pandemia quando non tutti hanno avuto atteggiamenti propriamente responsabili”.
“L’obiettivo delle nostre iniziative – sottolinea – è quello di ascoltare e far conoscere le storie di tante donne e uomini che da anni vengono dipinti come ‘parassiti’ e addirittura equiparati ai tossicodipendenti, ma che invece chiedono solo un lavoro e una vita dignitosa. È questo che, secondo noi, deve fare la politica”.
Il deputato e vicepresidente del M5S Michele Gubitosa afferma in una nota: “Condanniamo con fermezza le minacce rivolte al presidente Meloni e a sua figlia. Con altrettanta fermezza, respingiamo le accuse che esponenti della maggioranza stanno muovendo nei confronti di Giuseppe Conte e del M5S. Fin dal principio abbiamo esplicitato l’intento dell’azione politica che stiamo portando avanti in queste settimane, che è l’esatto opposto di ciò che leggiamo in queste ore”.
“Le storie che abbiamo ascoltato venerdì scorso a Napoli – continua – e che oggi ascolteremo a Torino e Milano, sono quelle di persone che vogliono solo vivere in modo dignitoso, non di violenti o quant’altro. La situazione che sta attraversando il nostro Paese necessita di una prova di responsabilità da parte di tutti, atteggiamento che il M5S ha sempre dimostrato di tenere”.
“A nome del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle esprimo la più ferma condanna per le gravi minacce ricevute da Giorgia Meloni. La violenza, di qualsiasi tipo, non è mai accettabile. Al tempo stesso respingiamo l’accusa rivolta a Giuseppe Conte di ‘fomentare l’odio’ o di ‘aizzare le folle’ che viene sollevata in queste ore da esponenti della maggioranza” dice la capigruppo del Movimento 5 Stelle al Senato Barbara Floridia.
“Quella sul reddito di cittadinanza è una battaglia politica che il MoVimento 5 Stelle porta avanti nel rispetto dei principi democratici e della correttezza del dibattito politico – aggiunge – Piena solidarietà a Giorgia Meloni alla sua famiglia, ma nessuno metta in connessione in maniera strumentale la nostra azione politica con le minacce o i messaggi d’odio pervenuti al Presidente del Consiglio”.
“Le minacce nei confronti di Giorgia Meloni sono da condannare senza se e senza ma: di fronte a certe deprecabili manifestazioni di violenza bisogna essere netti e fermi – sottolinea la deputata M5S Chiara Appendino – Troviamo però inaccettabili le accuse arrivate in queste ore all’indirizzo di Giuseppe Conte. Il Movimento 5 Stelle sta contrastando una legge di bilancio iniqua da forza politica di opposizione, nel totale rispetto delle regole democratiche. Etichettarci come ‘sobillatori di folle’ è ingiusto e irricevibile”.
“La battaglia politica contro i tagli insensati al reddito di cittadinanza – continua Appendino – che ci vede fortemente determinati, non va collegata in nessun modo a certe esternazioni di violenza nei confronti della premier, alla quale rinnoviamo tutta la nostra solidarietà”.