ROMA (ITALPRESS) – Arriva per la prima volta al cinema La concessione del telefono, il nuovo film della collection evento “C’era una volta Vigata”, uno dei capolavori di ironia di Andrea Camilleri, tratto dall’omonimo romanzo edito da Sellerio.
La concessione del telefono, diretto da Roan Johnson e interpretato da Alessio Vassallo, Thomas Trabacchi, Federica De Cola, Corrado Fortuna, Dajana Roncione, Corrado Guzzanti, con la partecipazione di Fabrizio Bentivoglio, sara’ nelle sale italiane per un’anteprima solo il 17 e 18 marzo e prossimamente su Rai1.
La storia racconta di Pippo Genuardi, nato a Viga’ta il 3 settembre 1856 e commerciante di legnami. Ma sia chiaro: quella non e’ la sua occupazione maggiore, anzi, potremmo dire che il suo vero talento e’ quello di cacciarsi nei guai. Spiantato, ironico, amante delle donne e della tecnologia, Pippo sembrerebbe aver messo la testa a posto sposando Tanine’ Schiliro’, figlia dell’uomo piu’ ricco di Viga’ta, ma il nostro protagonista e’ un uomo che non si accontenta mai. E cosi’ spedendo tre lettere al Prefetto Marascianno (un napoletano paranoico e complottista) mette in moto un meccanismo che lo portera’ a trovarsi sotto due fuochi incrociati: lo Stato, che pensa di avere a che fare con un pericoloso sovversivo, e l’uomo “di rispetto” Don Lollo’, che inizia a credere che il Genuardi lo stia prendendo per fesso. A tenerlo d’occhio il Questore Monterchi, venuto dal Nord, che osservera’ sgomento e impotente il folle concatenarsi degli eventi.
(ITALPRESS).
La concessione del telefono, diretto da Roan Johnson e interpretato da Alessio Vassallo, Thomas Trabacchi, Federica De Cola, Corrado Fortuna, Dajana Roncione, Corrado Guzzanti, con la partecipazione di Fabrizio Bentivoglio, sara’ nelle sale italiane per un’anteprima solo il 17 e 18 marzo e prossimamente su Rai1.
La storia racconta di Pippo Genuardi, nato a Viga’ta il 3 settembre 1856 e commerciante di legnami. Ma sia chiaro: quella non e’ la sua occupazione maggiore, anzi, potremmo dire che il suo vero talento e’ quello di cacciarsi nei guai. Spiantato, ironico, amante delle donne e della tecnologia, Pippo sembrerebbe aver messo la testa a posto sposando Tanine’ Schiliro’, figlia dell’uomo piu’ ricco di Viga’ta, ma il nostro protagonista e’ un uomo che non si accontenta mai. E cosi’ spedendo tre lettere al Prefetto Marascianno (un napoletano paranoico e complottista) mette in moto un meccanismo che lo portera’ a trovarsi sotto due fuochi incrociati: lo Stato, che pensa di avere a che fare con un pericoloso sovversivo, e l’uomo “di rispetto” Don Lollo’, che inizia a credere che il Genuardi lo stia prendendo per fesso. A tenerlo d’occhio il Questore Monterchi, venuto dal Nord, che osservera’ sgomento e impotente il folle concatenarsi degli eventi.
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