SAN MARINO (ITALPRESS) – E’ morto il paziente sammarinese risultato positivo al coronavirus COVID-19. L’uomo era ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale “Infermi” di Rimini dal 25 febbraio scorso e presentava una situazione clinica complessa per varie patologie gia’ prima dell’infezione. Le condizioni sono precipitate nella giornata di oggi e nel pomeriggio l’88enne e’ deceduto.
Il Segretario di Stato alla Sanita’ di San Marino Roberto Ciavatta, a nome suo e di tutto il Congresso di Stato, esprime, in una dichiarazione all’ITALPRESS “le piu’ sentite condoglianze alla famiglia e agli amici del nostro concittadino deceduto oggi a Rimini. Era di questa mattina l’ultimo aggiornamento ufficiale che davano come stabili le condizioni del paziente di cui e’ necessario segnalare la complicata e delicata situazione clinica generale antecedente l’infezione da COVOID-19. L’epidemia deve essere gestita con la massima attenzione, con la collaborazione di tutta la cittadinanza che non deve sottovalutare l’importanza di rispettare le ordinanze. Il picco dei casi registrati in Repubblica si inserisce in un andamento simile a quello delle vicine province del riminese (16 infettati) e del pesarese (33). I test sono effettuati solo quando c’e’ una ragionevole probabilita’ di infezione legata alla tipologia di sintomi e alla storia delle frequentazioni, questo si e’ reso necessario per fronteggiare la difficile reperibilita’ di tamponi specifici in tutta Italia. Ci sara’ a breve una riorganizzazione e rafforzamento del Gruppo di Coordinamento, in linea con quanto sta facendo l’Emilia Romagna, per aumentarne ulteriormente la rapidita’ e l’efficacia dell’azione”.
(ITALPRESS).
Il Segretario di Stato alla Sanita’ di San Marino Roberto Ciavatta, a nome suo e di tutto il Congresso di Stato, esprime, in una dichiarazione all’ITALPRESS “le piu’ sentite condoglianze alla famiglia e agli amici del nostro concittadino deceduto oggi a Rimini. Era di questa mattina l’ultimo aggiornamento ufficiale che davano come stabili le condizioni del paziente di cui e’ necessario segnalare la complicata e delicata situazione clinica generale antecedente l’infezione da COVOID-19. L’epidemia deve essere gestita con la massima attenzione, con la collaborazione di tutta la cittadinanza che non deve sottovalutare l’importanza di rispettare le ordinanze. Il picco dei casi registrati in Repubblica si inserisce in un andamento simile a quello delle vicine province del riminese (16 infettati) e del pesarese (33). I test sono effettuati solo quando c’e’ una ragionevole probabilita’ di infezione legata alla tipologia di sintomi e alla storia delle frequentazioni, questo si e’ reso necessario per fronteggiare la difficile reperibilita’ di tamponi specifici in tutta Italia. Ci sara’ a breve una riorganizzazione e rafforzamento del Gruppo di Coordinamento, in linea con quanto sta facendo l’Emilia Romagna, per aumentarne ulteriormente la rapidita’ e l’efficacia dell’azione”.
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