– MANTOVA – Ormai è difficile stare dietro ai numeri dei contagi di pazienti mantovani, oggi pomeriggio i casi erano 14, poi nel giro di un’ora sono diventati 18 ma tutto lasciava presagire a una rapida evoluzione, al punto che già questa sera il conteggio era arrivato a 25-26 unità e si dà per scontato purtroppo che non sia finita.
Marcaria, Pegognaga, Castelbelforte, Acquanegra sul Chiese, Gazoldo degli Ippoliti, Viadana, Curtatone, Goito, Roverbella, Casalromano, e Mantova dove addirittura è stato chiuso il Seminario Vescovile in quanto è stato trovato un giovane seminarista positivo al test. Quest’ultimo però ha avuto l’ultimo contatto con la comunità dei seminaristi il 21 febbraio scorso quindi l’autorità sanitaria avrebbe escluso di far sottoporre al tampone gli altri giovani che frequentano la struttura o ai preti che lì risiedono.
Solo questa sera è circolata la voce che altri due seminaristi avrebbero la febbre e quindi domani dovrebbero eseguire il test. Questa indiscrezione però al momento non viene confermata dalle fonti ufficiali della Diocesi le quali invece annunciano che, in via cautelativa tutti gli uffici ubicati presso il Seminario, rimarranno chiusi sino al 9 marzo.
La lista dei comuni mantovani dove si registrano casi di persone contagiate si sta comunque allungando di ora in ora. Numeri che sembrano molto alti se solo vengono confrontati con i 7 contagi complessivi di ieri ma che nulla fortunatamente sono rispetto a quelli della vicina provincia di Cremona dove sono 287 i casi positivi (ieri erano 214, quindi c’è stato un aumento di 73 unità), mentre 36 sono in fase di verifica e aggiornamento.
“I tamponi – ha spiegatol’assessore regionale al welfare Giulio Gallera – corrispondono ormai quasi del tutto agli ospedalizzati, in quanto vengono fatti solo a chi presenta sintomi seri o si presenta al pronto soccorso con sintomi di polmonite o ancora sia un sanitario venuto a contatto diretto con persone positive”. I tempi di risposta dei test sul coronavirus variano dalle 7 – 8 ore alle 48 ore. “La patologia sta incrementando in maniera costante”, ha concluso Gallera.