MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo ha approvato la costituzione di un fondo di 2 milioni di euro per mitigare gli effetti indesiderati nei confronti degli enti non profit, causati a seguito dalle misure di contenimento del COVID-19.
In queste settimane infatti, molti enti non profit hanno fatto fronte alla situazione emergenziale facendosi carico di servizi straordinari, altri stanno patendo le conseguenze economiche dovute alle misure prudenziali ed urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica messe in atto dallo Stato e dalle regioni. In prima battuta il fondo servira’ a sostenere gli enti non profit nell’attivare/potenziare le risposte straordinarie per le persone in difficolta’, e per i contraccolpi economici legati ai mancati introiti.
“Al fianco delle imprese in difficolta’ in questo periodo, ci sono anche moltissime realta’ non profit e organizzazioni di volontariato che stanno vivendo gravi disagi. Quello che ci sembra assolutamente urgente – ha detto Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo – e’ aggregare risorse e promuovere attenzione nei confronti di quelle organizzazioni, associazioni ed enti che forniscono servizi alle famiglie o contribuiscono in modo fondamentale nella gestione dei luoghi di cultura, come teatri o musei”.
“Il fondo approvato dal nostro Cda e’ una prima iniziativa aperta alla partecipazione di altri soggetti: si tratta di un punto di partenza su cui far convergere anche le risorse di chi vorra’ unirsi a noi, collaborando con le istituzioni e le fondazioni di comunita'”, ha proseguito.
Fondazione Cariplo interverra’ in collaborazione con le Fondazioni di comunita’, enti che per la loro vicinanza con il territorio sanno meglio intercettare bisogni e soluzioni delle comunita’ e che nei vent’anni dalla loro nascita si sono dimostrate capaci di promuovere la cultura del dono, della partecipazione e della solidarieta’. Le fondazioni di comunita’ si stanno gia’ organizzando in tal senso. Alcune di loro, in particolare quelle di Lodi e di Bergamo hanno annunciato a loro volta l’avvio di iniziative e di fondi speciali a cui Fondazione Cariplo dara’ il proprio apporto.
Ad essere particolarmente in difficolta’ sono gli Enti del Terzo Settore che gestiscono servizi e attivita’ interessate dai provvedimenti presi in questi giorni a tutela della salute pubblica come i servizi non residenziali a supporto delle famiglie (asili nido, scuole materne, centri per anziani e per altre tipologie di fragilita’) e moltissime attivita’ culturali e di socializzazione.
Ad oggi non e’ possibile quantificare con precisione l’effettivo impatto su queste realta’, ma alla luce di alcune stime diffuse in questi giorni sara’ comunque molto pesante. Per questo Fondazione Cariplo ha stanziato risorse per sostenere innanzitutto iniziative emergenziali che sostengano e potenzino l’attivazione di servizi di prossimita’ a supporto della domiciliarita’ “forzata” di persone fragili. Successivamente, chiarito meglio in ventaglio di interventi governativi e regionali adottati, sara’ importante focalizzare le risorse su interventi che mitighino gli effetti economici della chiusura delle attivita’ e il rischio, in particolare per il settore culturale, che queste settimane di emergenza producano strascichi di medio periodo sulla predisposizione dei cittadini alla fruizione delle opportunita’ culturali e di socializzazione del territorio, riattivando iniziative di socialita’ a base comunitaria e sostengano il rilancio delle iniziative culturali non appena l’emergenza finira’.
(ITALPRESS).
In queste settimane infatti, molti enti non profit hanno fatto fronte alla situazione emergenziale facendosi carico di servizi straordinari, altri stanno patendo le conseguenze economiche dovute alle misure prudenziali ed urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica messe in atto dallo Stato e dalle regioni. In prima battuta il fondo servira’ a sostenere gli enti non profit nell’attivare/potenziare le risposte straordinarie per le persone in difficolta’, e per i contraccolpi economici legati ai mancati introiti.
“Al fianco delle imprese in difficolta’ in questo periodo, ci sono anche moltissime realta’ non profit e organizzazioni di volontariato che stanno vivendo gravi disagi. Quello che ci sembra assolutamente urgente – ha detto Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo – e’ aggregare risorse e promuovere attenzione nei confronti di quelle organizzazioni, associazioni ed enti che forniscono servizi alle famiglie o contribuiscono in modo fondamentale nella gestione dei luoghi di cultura, come teatri o musei”.
“Il fondo approvato dal nostro Cda e’ una prima iniziativa aperta alla partecipazione di altri soggetti: si tratta di un punto di partenza su cui far convergere anche le risorse di chi vorra’ unirsi a noi, collaborando con le istituzioni e le fondazioni di comunita'”, ha proseguito.
Fondazione Cariplo interverra’ in collaborazione con le Fondazioni di comunita’, enti che per la loro vicinanza con il territorio sanno meglio intercettare bisogni e soluzioni delle comunita’ e che nei vent’anni dalla loro nascita si sono dimostrate capaci di promuovere la cultura del dono, della partecipazione e della solidarieta’. Le fondazioni di comunita’ si stanno gia’ organizzando in tal senso. Alcune di loro, in particolare quelle di Lodi e di Bergamo hanno annunciato a loro volta l’avvio di iniziative e di fondi speciali a cui Fondazione Cariplo dara’ il proprio apporto.
Ad essere particolarmente in difficolta’ sono gli Enti del Terzo Settore che gestiscono servizi e attivita’ interessate dai provvedimenti presi in questi giorni a tutela della salute pubblica come i servizi non residenziali a supporto delle famiglie (asili nido, scuole materne, centri per anziani e per altre tipologie di fragilita’) e moltissime attivita’ culturali e di socializzazione.
Ad oggi non e’ possibile quantificare con precisione l’effettivo impatto su queste realta’, ma alla luce di alcune stime diffuse in questi giorni sara’ comunque molto pesante. Per questo Fondazione Cariplo ha stanziato risorse per sostenere innanzitutto iniziative emergenziali che sostengano e potenzino l’attivazione di servizi di prossimita’ a supporto della domiciliarita’ “forzata” di persone fragili. Successivamente, chiarito meglio in ventaglio di interventi governativi e regionali adottati, sara’ importante focalizzare le risorse su interventi che mitighino gli effetti economici della chiusura delle attivita’ e il rischio, in particolare per il settore culturale, che queste settimane di emergenza producano strascichi di medio periodo sulla predisposizione dei cittadini alla fruizione delle opportunita’ culturali e di socializzazione del territorio, riattivando iniziative di socialita’ a base comunitaria e sostengano il rilancio delle iniziative culturali non appena l’emergenza finira’.
(ITALPRESS).