Il Magalini di Villafranca diventa esclusivamente “ospedale Covid”. Al via la riconversione

VILLAFRANCA – Nei prossimi giorni partirà la riconversione dell’ospedale Magalini di Villafranca che, come parte dell’ospedale di Borgo Roma a Verona, diventerà temporaneamente un «ospedale Covid», così come deciso dalla Regione Veneto. Nella struttura villafranchese, dunque, saranno trattati esclusivamente pazienti positivi al coronavirus. Tutte le altre attività saranno spostate, compreso il reparto di ostetricia, anche se i servizi materno-infantili garantiti dall’Ulss non si fermeranno. Il primo cambiamento nel Magalini sarà al pronto soccorso, che non riceverà più urgenze. Le sale operatorie non saranno più in funzione e i loro spazi saranno utilizzati per aumentare i numero di posti letto della terapia intensiva. Complessivamente, le terapie intensive degli ospedali dell’Ulss 9 passeranno da 22 a 46 (+24). Altra novità importante riguarda i tamponi. Sempre per tenere fede alle nuove direttive della Regione, anche le strutture per le analisi diagnostiche dell’Ulss saranno utilizzate per verificare nuovi casi positivi di coronavirus attraverso delle nuove tipologie di test che permettono di avere un maggior numero di risultati in minor tempo. L’obiettivo dell’Ulss è quello di arrivare a quota 480 tamponi al giorno. Test che in parte saranno svolti dal personale dell’azienda socio-sanitaria scaligera in modo tale da potergli garantire la massima tutela. Anche il personale, ovviamente, verrà riorganizzato all’interno delle strutture e sarà potenziato attraverso nuove assunzioni e anche dal ritorno al lavoro di almeno cento medici in pensione che hanno dato la loro disponibilità. L’ultimo cambiamento riguarda, infine, la trasparenza nei confronti di sindaci e prefetti, i quali potranno conoscere i nomi di coloro che sono in isolamento a casa. Per garantire la privacy, non saranno comunicati i nomi dei positivi al coronavirus, però i sindaci potranno sapere chi nel loro territorio è costretto a rimanere in casa. In questo modo, se questi cittadini lo vorranno, si potranno attivare dei servizi mirati, in modo da venire incontro alle loro eventuali necessità. Tutti questi cambiamenti saranno chiaramente temporanei; una volta superata l’emergenza, tutti i servizi e le strutture torneranno come prima.