Ucraina, Russia-Usa: tensione per munizioni all’uranio impoverito

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La fornitura di munizioni all’uranio impoverito all’Ucraina è “un atto criminale”. La Russia attacca gli Stati Uniti dopo l’annuncio dei nuovi aiuti di Washington a Kiev in una fase cruciale della guerra. Washington ha stanziato un nuovo pacchetto destinato all’Ucraina: gli aiuti militari, in particolare, comprendono le munizioni all’uranio impoverito e in particolare proiettili da 120 mm che verranno utilizzati dagli Abrams, i tank a stelle e strisce che Kiev sta per ricevere. Le caratteristiche delle munizioni all’uranio impoverito garantiscono un vantaggio a chi le utilizza: i proiettili sono in grado di creare danni maggiori rispetto alle munizioni ordinarie. Queste ‘doti’ vengono ritenute fondamentali in una fase complessa della guerra. La controffensiva di Kiev avanza verso Sud, dove campi minati e linee di difesa russe rallentano i progressi ucraini. 

“Non è solo un passo di una escalation. E’ un segnale dell’oltraggioso disprezzo di Washington per le conseguenze ambientali provocate dall’uso di questo tipo di munizioni in una zona di guerra”, ha detto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov in una conferenza stampa secondo l’agenzia Ria. 

Le preoccupazioni di Mosca vengono disinnescate a stretto giro da Washington: l’uso di munizioni all’uranio impoverito non rappresentano un pericolo per la salute, come messo in guardia dalla Russia, ribatte il Pentagono. 

“I Cdc, Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, hanni affermato che non vi è alcuna prova che i proiettili all’uranio impoverito causino il cancro – ha detto la portavoce del Pentagono Sabrina Singh – L’Organizzazione Mondiale della Sanità riferisce che non vi è stato alcun aumento della leucemia o di altri tumori accertati in seguito a qualsiasi esposizione a uranio, o uranio impoverito, e anche l’Aiea ha affermato inequivocabilmente che non esiste alcun legame provato tra l’esposizione all’uranio impoverito e l’aumento dei tumori o impatti significativi sulla salute o sull’ambiente”. 

L’uranio impoverito è ciò che rimane quando la maggior parte degli isotopi altamente radioattivi dell’uranio sono stati estratti dal metallo per essere utilizzati nella produzione combustibile nucleare o nelle armi nucleari. 

L’uranio impoverito è molto meno radioattivo dell’uranio arricchito e non è in grado di produrre una reazione nucleare. La densità lo rende efficace se impiegato per la produzione di munizioni: la densità è quasi doppia rispetto a quella che caratterizza il piombo, il metallo per eccellenza nelle munizioni. “Una comune opinione errata è che le radiazioni siano il rischio principale legato all’uso dell’uranio impoverito”, secondo un rapporto della RAND Corporation citato dalla Cmm. “Questo non è il caso nella maggior parte degli scenari di esposizione sul campo di battaglia”. 

 

 

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