(Adnkronos) – Un biglietto scritto a mano dai comandanti di Hamas sarebbe stato trovato addosso a uno dei terroristi che il 7 ottobre scorso ha attaccato Israele e nel quale veniva ordinato di uccidere e si incoraggiava il militante “a decapitare le proprie vittime e a strappare loro il cuore e il fegato”. E’ quanto rileva l’Idf, le Forze di difesa israeliane che oggi su ‘X’ hanno diffuso il messaggio ritrovato.
“‘Sappi che questo tuo nemico è una malattia che non ha cura, se non la decapitazione e l’estrazione dei cuori e dei fegati!’. Questa nota è stata trovata addosso a un terrorista di Hamas coinvolto nel massacro del 7 ottobre. Gli è stato consegnato dai comandanti di Hamas a Gaza come incoraggiamento a decapitare le loro vittime e strappare loro cuori e fegati. Hamas è molto chiara riguardo alle sue intenzioni”, recita il post delle Idf.
E’ stato diffuso intanto l’audio di una conversazione tra un miliziano di Hamas e la famiglia, con l’uomo che telefona a casa dopo aver ucciso 10 civili nell’attacco del 7 ottobre e, mentre parla con il padre, si vanta degli omicidi compiuti nell’area di Mefalsim. Dall’altra parte, l’entusiasmo dei familiari del terrorista, che sta usando lo smartphone sottratto ad una vittima per raccontare le sue gesta.
L’audio della conversazione è stato diffuso dal ministero della Difesa israeliano, che ha pubblicato su X la registrazione con sottotitoli in inglese per rendere più comprensibile il dialogo che dura circa 45 secondi. Il miliziano, identificato con il nome Mahmoud, dice di trovarsi nel kibbutz di Mefalsim, non lontano dal confine tra Israele e Gaza: nella telefonata racconta di aver ucciso 10 persone con le sue mani. L’audio è stato diffuso anche dal ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, al Consiglio di sicurezza dell’Onu.