MANTOVA – Una gara di solidarietà che ha già visto oltre 60 donatori proporsi anche da fuori provincia e da fuori regione per offrirsi per la sperimentazione sull’utilizzo del plasma convalescente portata avanti nelle ultime settimane all’ospedale Carlo Poma di Mantova.
Ora la sperimentazione sull’utilizzo del plasma convalescente nei pazienti critici affetti da Covid-19 si è conclusa. Lo studio, condotto congiuntamente al Policlinico San Matteo di Pavia a partire da marzo, ha visto il coinvolgimento di varie strutture dell’ospedale di Mantova: Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, diretta da Massimo Franchini; Pneumologia, diretta da Giuseppe De Donno; Medicina di Laboratorio, diretta da Beatrice Caruso; Malattie Infettive, diretta da Salvatore Casari.
Attualmente è in corso l’analisi de dati raccolti dagli specialisti nell’ambito del progetto e la successiva pubblicazione. Al servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Carlo Poma sta intanto procedendo a pieno regime la raccolta del plasma da pazienti guariti, con un ritmo di 6-7 prelievi al giorno.
A breve partiranno nuove sperimentazioni multicentriche, alle quali l’Asst di Mantova intende aderire per potere continuare a utilizzare questa importante terapia antivirale contro il coronavirus. Ricordiamo che il plasma iperimmune ha azzerato la mortalità nei pazienti Covid trattati che avevano sviluppato una forma severa della malattia. Prima della partenza della sperimentazione, a Mantova la percentuale di decessi di pazienti in analoghe condizioni oscillava tra il 30 e il 60%.
I professionisti dell’Asst ringraziano ufficialmente per la proficua collaborazione i colleghi di Pavia, con particolare riferimento al direttore del Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Cesare Perotti e al responsabile del Laboratorio di Virologia Molecolare Fausto Baldanti.