ROMA – Nessuna apertura anticipata per i negozi: bocciata da Palazzo Chigi la richiesta, avanzata da diverse Regioni, di poter rialzare le serrande già l’11 maggio e non il 18, come stabilito dal Governo con l’inizio della Fase 2.
I governatori chiedono, infatti, di riaprire il commercio al dettaglio e dal 17 – e quindi in concomitanza con la scadenza del Dpcm firmato il 26 aprile – di attribuire totalmente alle Regioni la responsabilità di elaborare un calendario completo di riaperture”. Proposta, però respinta ministro degli affari regionali Francesco Boccia (Pd) che ha ribadito la linea già annunciata la scorsa settimana. Nessun retromarcia dal Governo, dunque: l’11 maggio verranno esaminati i dati dal ministero della salute e, in base a quelli, saranno possibili eventuali differenze regionali nelle riaperture. Considerazioni che verranno prese in esame solo dal 18 maggio in poi: un compromesso che da qualche speranza in più dopo che la data stabilita era stata inizialmente fissata al 1 giugno.