Forza Italia contro il ministro Azzolina: “La scuola italiana è nel caos”

MANTOVA – Il Governo non ha fatto abbastanza per la scuola: questo quanto affermato da Forza Italia attraverso Roberta Gaburri, consigliere comunale Forza Italia Marmirolo, e Francesca Policastrese, della segreteria regionale Forza Italia Attività Produttive. 

Diverse le critiche sollevate a partire dal ritardo con cui il ministro Azzolina ha reso obbligatoria la didattica a distanza (decreto legge del 9 aprile): nel provvedimento precedente, il ministro Azzolina l’aveva solo “consigliata”. “Scattando dunque l’obbligo solo ad aprile, il periodo precedente (dalla dichiarazione di emergenza) è stato lasciato a discrezione del corpo docenti – sottolineano da Forza Italia -, che peraltro ha cercato in tutti i modi di attuarla, a proprie spese e con mille difficoltà contingenti. Non tutte le famiglie italiane tuttavia hanno a disposizione oggi pc o tablet: molti si sono visti dunque costretti a pagare di tasca propria l’acquisto di materiale informatico per poter far studiare i propri figli da remoto. Se aggiungiamo il fatto che le infrastrutture telematiche sul territorio italiano non funzionano ovunque, il ministro Azzolina spieghi se tutto questo è costituzionalmente corretto”.  Da lì il riferimento alle famiglie numerose dove ci si è dovuti districare tra figli che devono seguire le lezioni online ed in genitori che lavorano in smart working. “Il ministro Azzolina, sollecitata dal corpo docente, solo successivamente al ‘Cura Italia’ ha stanziato 70milioni di euro a favore degli studenti meno abbienti per materiale in comodato d’uso gratuito e disposizioni digitali per la DAD, Tutto ciò si è verificato verso fine aprile, a un mese circa dalla fine dell’anno scolastico in corso: dunque, con quale utilità?”.

Meglio, dunque, secondo Forza Italia, “utilizzare tali fondi per la messa in sicurezza delle scuole. Per non dire del giulivo annuncio di marzo da parte del ministro Azzolina: ‘Tutti promossi!’. Un premio per distogliere l’attenzione su ciò che Azzolina non è in grado gestire? Un mezzo di distrazione di massa, per coprire i pasticci e l’inadeguatezza del governo? Si era posta il problema, l’Azzolina, che dopo quell’affermazione gli insegnanti non avrebbero avuto più strumento alcuno per motivare i propri studenti allo studio? Il merito è diventato elemento trascurabile? Non parliamo poi dell’esame di maturità, le cui linee guida non sono ancora state divulgate: i maturandi ad oggi sanno soltanto che si “tratterà di un orale”, senza conoscere tempi e modalità. Direttive ministeriali confuse e inapplicabili, anche per quanto riguarda l’esame di terza media. La scuola italiana è nel caos”.