MANTOVA – È una partenza a due velocità per gli agriturismi, secondo le rilevazioni di Terranostra Mantova: lenta per le aziende agricole che fanno solamente pernottamento, leggermente più sprint invece il via dopo il confinamento per le imprese che nel paniere dell’ospitalità rurale hanno la ristorazione con prodotti tipici locali.
Entrambi, per adeguarsi alle disposizioni della Fase 2, avranno sicuramente maggiori costi di gestione.
“Alcuni agriturismi hanno già prenotazioni per domani sera, sabato e domenica a pranzo e non hanno avuto difficoltà a disporre i tavoli all’insegna delle distanze di sicurezza, anche perché hanno spazi disponibili molto ampi ed è già possibile mangiare all’aperto – dichiara il presidente di Terranostra Mantova, Giuseppe Groppelli -. Altri continueranno con le consegne a domicilio. Si riparte lentamente, ma siamo pronti a fare la nostra parte”.
Più complessa la situazione di chi concentra l’attività nell’ospitalità per la notte e nel puro soggiorno. “Personalmente ho già una famiglia domani in agriturismo e dalla Germania si sono informati su quando potranno varcare i confini con l’Italia per tornare di nuovo – prosegue Groppelli -. È chiaro che in una stagione normale avremmo alle spalle già due mesi abbondanti di lavoro, per oltre il 50% del fatturato annuale. Oggi viviamo l’incognita del futuro”.
“L’agriturismo – afferma Terranostra Mantova – svolge un ruolo centrale per le vacanze nella fase 2, perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità, alla scoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne del territorio, anche attraverso attività ricreative all’aperto nel rispetto delle distanze sociali e per evitare affollamento. La provincia di Mantova offre circa 240 strutture agrituristiche in grado di offrire una vacanza nel verde, immersi nella natura e a un passo da centri artisticamente entusiasmanti come Mantova, Sabbioneta, San Benedetto Po”.
Intanto il Consorzio agrituristico mantovano ha organizzato ieri sera, una riunione in diretta streaming per illustrare le nuove disposizioni di sicurezza previste dal Dpcm 17.05.2020 e l’Ordinanza dello stesso giorno della Regione Lombardia, n.547.
“Alla soddisfazione per la riapertura delle attività di ristoro, di alloggio e di animazione didattica, e all’impegno prioritario per la messa in sicurezza delle varie forme di ospitalità – spiega il direttore del Consorzio Marco Boschetti – si accompagna la diffusa preoccupazione per i problemi organizzativi e di sostenibilità economica per la riapertura“.
“I problemi principali emergono nell’organizzazione delle fattorie didattiche perchè il distanziamento sarà molto difficile da far rispettare ai bambini – prosegue Boschetti – l’ospitalità in camere e alloggi sarà particolarmente onerosa se permarrà il divieto di avere più di un ospite per stanza, anche nel caso di nuclei familiari conviventi”.
“Al Consorzio agrituristico mantovano è attivo un servizio di assistenza per la predisposizione dei protocolli aziendali per il contrasto e il contenimento al Covid-19 e per la fornitura di tutti i dispositivi di protezione e informativi” – conclude Boschetti.