MILANO – “La legge ordinamentale è l’ennesima forzatura illegittima di questa maggioranza. Questa volta la Lombardia approva una deregulation della caccia, favorendo il bracconaggio e mettendo a rischio i lombardi di sanzioni europee. Ho ripetuto in aula le parole di Papa Francesco secondo cui siamo custodi del creato e abbiamo il dovere di tutelare l’ambiente. In Lombardia evidentemente il centro destra è incapace di ascolto e non possiede nessuna etica ecologica”, queste le parole del pentastellato Simone Verni, consigliere regionale di Regione Lombardia sul “no” del M5S Lombardia alla Legge di Semplificazione 2020. Proprio il Movimento, questa mattina, ha partecipato al presidio in Piazza Duca D’Aosta a Milano contro la deregulation sulla caccia.
“La Lombardia è la prima regione italiana per reati di bracconaggio. È vergognoso obbligare le guardie venatorie ad indossare abiti ad alta visibilità rendendo così inefficace la loro attività di contrasto del bracconaggio. È assurdo consentire la caccia al cinghiale tutto l’anno e l’uso di visori notturni. L’attività venatoria ha delle regole ben precise. Si possono cambiare utilizzando solo mezzi e procedure legittime: a Roma o a Bruxelles. Le scorciatoie illegali prese dalla Lombardia sono assurde, oltre che pericolose“.