ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre il PIL è stimato ridursi del 18% rispetto all’ultimo quarto e del 22,5% nel confronto annuo. Lo riferisce Confcommercio nel suo report congiunturale. A maggio nonostante la fine del lockdown abbia determinato un rimbalzo congiunturale del 42,1% della produzione industriale al netto dei fattori stagionali, la riduzione su base annua si attesta al 20,3%. Nello stesso mese l’occupazione registra un calo dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 2,6% sullo stesso mese dello scorso anno. Il sentiment delle imprese del commercio al dettaglio ha registrato nel mese di giugno un aumento del 16,3% congiunturale, a fronte di una riduzione tendenziale del 25,4%.
Dopo le buone performance di maggio il recupero dell’attività è proseguito a ritmi meno intensi, con una stima per il mese di luglio di una crescita congiunturale del PIL, al netto dei fattori stagionali, del 4,3%, valutazione che comporterebbe un livello inferiore del 12,5% rispetto allo stesso mese del 2019. Nel secondo trimestre il PIL è stimato ridursi del 18% rispetto all’ultimo quarto e del 22,5% nel confronto annuo.
(ITALPRESS).
Dopo le buone performance di maggio il recupero dell’attività è proseguito a ritmi meno intensi, con una stima per il mese di luglio di una crescita congiunturale del PIL, al netto dei fattori stagionali, del 4,3%, valutazione che comporterebbe un livello inferiore del 12,5% rispetto allo stesso mese del 2019. Nel secondo trimestre il PIL è stimato ridursi del 18% rispetto all’ultimo quarto e del 22,5% nel confronto annuo.
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