(Adnkronos) –
Una strage in famiglia compiuta a Paderno Dugnano da un ragazzo di 17 anni che ha commesso un triplice omicidio uccidendo padre, madre e fratellino di 12 anni. Il caso domina domenica 1 settembre, sconvolge la cittadina a 20 km da Milano e viene risolto con la confessione del giovanissimo, che ammette le proprie responsabilità durante l’interrogatorio.
E’ la telefonata del 17enne al 118 a spalancare la porta della villetta di via Anzio, dove vive la famiglia conosciuta e considerata assolutamente normale dai vicini. Il ragazzo chiede l’intervento dei soccorsi perché, dice, ha ucciso il padre. I sanitari allertano i carabinieri, quando i militari arrivano trovano 3 corpi: sono morti il padre di 51 anni, la madre di 48 e il fratello di 12. I decessi appaiono provocati da colpi inferti con arma da taglio. Il bambino, a giudicare dal numero di ferite, potrebbe essere stato ucciso per primo. Non ci sono segni di effrazione sulla porta, la casa non appare in disordine. Un coltello da cucina viene recuperato sulla scena del crimine, fuori dalla porta di casa.
Il 17enne, indagato inizialmente per la morte del padre, viene condotto in caserma e interrogato. Qui, confessa di aver commesso il triplice omicidio. Il ragazzo prima prova a scaricare la responsabilità sul padre, poi crolla ammette le proprie responsabilità.
Gli inquirenti, d’altra parte, non considerano credibile sin dall’inizio la prima versione fornita dall’adolescente, che avrebbe ucciso il papà per difesa dopo i colpi mortali inferti dall’uomo alla mamma e al fratellino. Una versione che da subito non ha convinto gli inquirenti (le indagini, prima congiunte con la procura di Monza, dopo la confessione sono ora affidate alla solo procura dei minori di Milano).
Troppi dettagli sulla scena del crimine non tornano nel primo racconto: le domande degli investigatori fanno breccia e il ragazzo confessa i 3 omicidi. Il giovane lascia la caserma a bordo di un’auto dei militari, viene arrestato per triplice omicidio: alla vista di telecamere e giornalisti nasconde il volto tra le mani.
La confessione consente agli inquirenti di fare “una prima ricostruzione” a cui “seguiranno ulteriori approfondimenti istruttori”. Tra i dettagli ancora da chiarire c’è il movente del triplice omicidio e il tema probabilmente verrà affrontato anche oggi alle 11.30 in una conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri di Milano.
La strage lascia sotto choc la comunità di Paderno Dugnano. “Una famiglia fantastica, felice. Non credo ancora a quello che è successo”, dice Andrea, un vicino della famiglia, descrivendo un quadro che sembra emergere anche dai profili social dei due genitori. Foto di vacanze di tutta la famiglia, gite, compleanni, post affettuosi per anniversari e compleanni. La figlia di Andrea è stata per anni compagna di scuola del figlio maggiore, di 17 anni. “Ha frequentato casa mia, abbiamo passato dei bei momenti insieme”, racconta il vicino, che non si “spiega quello che può essere successo”.
Il 17enne viene descritto come “ragazzo tranquillissimo, sveglio, a posto” da un ex compagno di classe. È “l’ultima persona che ti aspetti possa fare una cosa del genere”, racconta ancora l’amico prima che le news relative alla confessione si diffondano. In casa – a quanto riferiscono gli amici – non c’erano problemi, “nessun dissidio, neanche con il fratellino”. Per gli amici il 17enne era un ragazzo studioso, che frequentava il liceo e praticava sport. Uso di droghe? “Assolutamente no, è pulitissimo”, assicura chi lo conosce.
Il Comune di Paderno Dugnano ha deciso di proclamare il lutto cittadino il giorno in cui saranno celebrati i funerali delle 3 vittime. Una “grande tragedia” che “lascia senza parole, inspiegabile. Un evento del genere lascia una comunità intera in lutto e sconvolta. Una famiglia delle nostre, persone che in molti conoscevano”, si legge nel comunicato stampa diffuso dall’amministrazione comunale, che “esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari e a tutti gli amici che sono stati colpiti da vicino da questo evento doloroso e inaspettato”.
Nel giorno dei funerali, di cui – evidenzia il Comune – “è prematuro conoscere la data – in tutti gli uffici pubblici di Paderno Dugnano sventoleranno le bandiere a mezz’asta.