ROMA (ITALPRESS) – Matteo Renzi apre la terza assemblea nazionale di Italia Viva con un lungo discorso registrato a Roma. Prima di entrare nel vivo dell’assemblea – che proseguirà da remoto, come previsto dalle normative Covid – il leader del partito ha posto l’accento sull’importanza di Italia Viva. “Mai come ora è decisiva per il futuro della coalizione e della legislatura”, spiega Renzi, aprendo una parentesi sulle elezioni americane con Joe Biden a un passo dalla vittoria. “Con lui l’Italia avrà un amico alla Casa Bianca. Parlo di politica estera, perchè senza di questa l’Italia non è credibile – prosegue – Nel 2020 l’Europa è stata la grande sorpresa. Dopo la pandemia ha avuto una reazione importante, la crisi ha mostrato che si possono fare cose insieme. Ciò è stato possibile anche alla Brexit, la sciagurata scelta del governo Johnson ha portato un risultato: l’Europa è molto più libera di fare cose che con gli inglesi non avremmo fatto”. E ancora sull’enorme passo in avanti compiuto dall’Italia. “Qualche mese stavamo con i gilet gialli, oggi con Macron e con Merkel. Se qualcuno avesse dei dubbi dopo il Papeete di un anno mezzo e fa, la posizione che abbiamo avuto in Europa è la risposta. Abbiamo messo in sicurezza l’Italia”. Per Renzi l’obiettivo è quello di recuperare l’identità, imprescindibilmente legata alla cultura. “Per questo servono mostre, musei, monumenti, c’è un’emergenza culturale in questo Paese. Non è soltanto per un fatto economico, è l’idea stessa che non ci basta vivere ma che abbiamo bisogno di vivere delle esperienze”. Di qui, la proposta di un contratto con il governo dopo l’avvio di un tavolo politico con scadenza a fine novembre.
“Se vogliamo scrivere una lista di cose da fare sino al 2023, noi ci siamo – sottolinea, passando alle proposte concrete – Superare il bicameralismo perfetto e il maggioritario. Se gli altri vogliono il proporzionale siamo disponibili, a patto che si mantengano le preferenze. E poi le infrastrutture con l’alta velocità dappertutto. Finchè si andrà d’accordo, continueremo insieme e non eleggeremo un presidente della repubblica sovranista. Italia Viva è il vaccino al populismo”.
(ITALPRESS).
“Se vogliamo scrivere una lista di cose da fare sino al 2023, noi ci siamo – sottolinea, passando alle proposte concrete – Superare il bicameralismo perfetto e il maggioritario. Se gli altri vogliono il proporzionale siamo disponibili, a patto che si mantengano le preferenze. E poi le infrastrutture con l’alta velocità dappertutto. Finchè si andrà d’accordo, continueremo insieme e non eleggeremo un presidente della repubblica sovranista. Italia Viva è il vaccino al populismo”.
(ITALPRESS).