MANTOVA – E’ emergenza vaccini anti-Covid a Mantova. Anche la prossima settimana arriveranno solo due vassoi di Pfizer da 1170 dosi ciascuno invece delle 3.500 a suo tempo prestabilite, esattamente come accaduto la scorsa settimana. Ma se fino ad oggi si è riusciti comunque a garantire i richiami (quelli calendarizzati sino a domani) ora la situazione cambia: si riusciranno a garantire le seconde somministrazioni previste per il personale sanitario degli ospedali pubblici, probabilmente anche di quelli privati, ma non degli operatori e degli ospiti delle Rsa.
Nelle Rsa, solo gli anziani e gli operatori che avevano ricevuto il vaccino tra il 7 e il 9 gennaio, riusciranno ad avere il richiamo dopo i 21 giorni stabiliti.
Gli altri, stando ai calcoli di Asst e confidando che Pfizer torni davvero a regime con le consegne la settimana prossima così come promesso, lo riceveranno dopo 26 giorni dalla prima dose, 5 giorni in più dunque rispetto a quello che veniva indicato come l’intervallo ottimale. Ma cosa potrebbe accadere? Potrebbe esserci una riduzione dell’efficacia dell’immunizzazione? E questo proprio negli anziani delle Rsa considerati i soggetti più fragili in assoluto?
La domanda l’abbiamo girata proprio al direttore generale di ASst Mantova Raffaello Stradoni il quale spiega come il richiamo possa essere effettuato entro 42 giorni dalla prima somministrazione. Lo afferma la stessa l‘Agenzia europea per i medicinali (Ema) che dichiara: “l’intervallo massimo di 42 giorni tra la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer/ BioNtech adottato dovrebbe essere rispettato per ottenere una protezione completa. La prova dell’efficacia del vaccino si basa su uno studio in cui la somministrazione di dosi è stata effettuata da 19 a 42 giorni l’una dall’altra – ha detto l’Ema, osservando che la protezione completa arriva solo sette giorni dopo il richiamo”.
Dunque sembrerebbe che anche con una seconda somministrazione dopo 26 giorni l’immunizzazione rimanga garantita. Si allungano però i tempi della campagna vaccinale con conseguente ritardo delle vaccinazioni nelle altre categorie più a rischio che avrebbero dovuto essere vaccinate subito dopo operatori sanitari e ospiti delle Rsa.
Con il tagli di dosi della prossima settimana, Mantova registra una riduzione del 41% dei vaccini rispetto a quelli che stano stati preventivati a inizio anno.