“Abbiamo espresso il nostro interesse potenzialmente per l’acquisizione di Terni, qualora questa azienda fosse in vendita, ma non e’ ancora chiaro. Non e’ comunque l’unico target, abbiamo diversi file allo studio sia in Italia che in Europa in diversi campi”. Cosi’ Antonio Marcegaglia, presidente e amministratore delegato del gruppo metalsiderurgico, a margine della presentazione delle iniziative per la celebrazione del 60esimo anniversario della fondazione dell’azienda. Il numero uno del gruppo conferma cosi’ l’interesse per la Acciai speciali Terni (Ast), controllata da ThyssenKrupp, ma fa capire come i dossier sul tavolo sia tanti, visto il maxi stanziamento di 600 milioni di investimenti nei prossimi cinque anni. “Gli obiettivi – spiega – sono quelli di rafforzare ulteriormente la nostra competitivita’ e la filiera produttiva, quindi gli investimenti saranno dedicati ad efficienza energetica, innovazione, rinnovo tecnologie e formazione, ma anche alla crescita interna ed esterna per acquisizioni”. Il fronte e’ doppio: “Vogliamo focalizzare la crescita dimensionale principalmente per acquisizioni, quella di efficientamento attraverso gli investimenti interni”. Antonio Marcegaglia era affiancato dalla sorella Emma vicepresidente e amministratore delegato del gruppo che, relativamente al quadro economico italiano e europeo, ha dichiarato: “vediamo un’economia italiana sostanzialmente ferma e un’economia europea non brillante. La Germania, che per tutti noi e’ il mercato di sbocco piu’ importante, quest’anno avra’ una crescita dello 0,5%, quindi anche l’Europa e’ carente”. “E’ un momento – spiega la Marcegaglia- in cui ci sono protezionismi molto forti, con la politica di Trump e le reazioni, quindi uno scenario complesso e in Italia c’e’ incertezza, non c’e’ particolare fiducia”. Da qui il messaggio rivolto dall’ex numero uno di Confindustria, e oggi presidente Eni, alla politica italiana (ma non solo): “Servono cambiamenti a livello di politica italiana, lavorando di piu’ sugli investimenti e sul taglio del costo del lavoro tutto a favore dei collaboratori” ma allo stesso tempo “ogni imprenditore deve fare la propria parte, anche in scenari complessi. Bisogna mettercela tutta per continuare a crescere”. La storia dell’industria di Gazoldo inizia nel 1959. Esattamente 60 anni fa, Steno Marcegaglia fondò la Marcegaglia-Caraffini, per la produzione di profilati aperti, che poco dopo rilevò interamente rinominandola Metallurgica Mantovana. Questi fatti segnarono la nascita del gruppo Marcegaglia, che oggi opera in tutto il mondo con 6.500 dipendenti, 60 unità commerciali e 21 stabilimenti, lavorando 5,6 milioni di tonnellate ogni anno. Marcegalia serve più di 15.000 clienti con un fatturato di oltre 5 miliardi di euro.
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