CITTà DEL VATICANO (ITALPRESS) – La Cop 26 di Glasgow “è chiamata con urgenza a offrire risposte efficaci alla crisi ecologica senza precedenti e alla crisi di valori in cui viviamo, e così a offrire concreta speranza alle generazioni future”. Lo ha detto Papa Francesco, intervenendo all’incontro “Faith and Science: Towards COP26”, organizzato dall’Ambasciata d’Italia e dall’Ambasciata britannica presso la Santa Sede alla luce della co-presidenza di Italia e Gran Bretagna della COP26.
Per il Papa “nessuna creatura basta a sè stessa; ognuna esiste solo in dipendenza dalle altre, per completarsi vicendevolmente, al servizio l’una dell’altra. Piante, acque, esseri animati sono guidati da una legge impressa da Dio in essi per il bene di tutto il creato”.
“E’ fondamentale – ha sottolineato Francesco – l’impegno di ciascuno per la cura degli altri e dell’ambiente”. Impegno “che porti al cambio di rotta così urgente e che va alimentato anche dalla propria fede e spiritualità”.
Il Pontefice ha ribadito la necessità di “contrastare quella cultura dello scarto, che sembra prevalere nella nostra società e che si sedimenta su quelli che il nostro Appello congiunto chiama i semi dei conflitti: avidità, indifferenza, ignoranza, paura, ingiustizia, insicurezza e violenza”.
(ITALPRESS).
Per il Papa “nessuna creatura basta a sè stessa; ognuna esiste solo in dipendenza dalle altre, per completarsi vicendevolmente, al servizio l’una dell’altra. Piante, acque, esseri animati sono guidati da una legge impressa da Dio in essi per il bene di tutto il creato”.
“E’ fondamentale – ha sottolineato Francesco – l’impegno di ciascuno per la cura degli altri e dell’ambiente”. Impegno “che porti al cambio di rotta così urgente e che va alimentato anche dalla propria fede e spiritualità”.
Il Pontefice ha ribadito la necessità di “contrastare quella cultura dello scarto, che sembra prevalere nella nostra società e che si sedimenta su quelli che il nostro Appello congiunto chiama i semi dei conflitti: avidità, indifferenza, ignoranza, paura, ingiustizia, insicurezza e violenza”.
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