DESENZANO Prima si era spacciato per un tassista, poi per un poliziotto. Ma non era nè l’uno nè l’altro. E’ finita male per un 64enne bresciano fermato dai carabinieri di Desenzano all’alba di domenica mattina davanti a un noto locale della zona.
I militari, in borghese, erano stati attirati dal fatto che l’uomo avesse caricato in auto ben cinque ragazze.
Lui ha detto che stava dando loro un passaggio a casa. Peccato però che non avesse le licenze necessarie per proporre un servizio di trasporto privato.
Oltretutto quando è stato fermato ha esibito un tesserino da Agente di Polizia Penitenziaria contraffatto. Quattro delle cinque ragazze hanno invece dichiarato di non conoscere l’uomo e di aver accettato un passaggio senza dover pagare, perché il 64enne era parente di una di loro.
Ma ben presto la verità è venuta a galla visto che la presunta nipote, come dimostrato, non lo conosceva proprio. Si è scoperto così che le ragazze avevano pagato 100 euro al 64enne perché le portasse a casa all’uscita dalla discoteca.
Per l’uomo è scattato il fermo amministrativo del mezzo, una sanzione pecuniaria da 173 euro ed una denuncia per usurpazione di funzioni pubbliche, uso di atto falso, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri. Tra le tante bugie, l’uomo aveva anche detto di essere in pensione dal 2008 e di aver fatto una copia del documento personale di riconoscimento solo per avere un ricordo.
Denunciate anche le ragazze per falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale.