“L’Italia prende sul serio gli impegni contenuti nel Pnrr: i progetti per le infrastrutture non danneggeranno l’ambiente; saranno quindi sostenibili”. Così il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini nell’intervento agli Stati generali della green economy in corso a Rimini nella cornice di Ecomondo. “Le nuove infrastrutture – sottolinea – saranno fatte in un’ottica di sostenibilità, di economia circolare e di coinvolgimento dei cittadini”.
Grazie agli investimenti, aggiunge Giovannini, “portiamo l’Alta velocità a 9 milioni di persone, di cui 6 nel Mezzogiorno”. Un insieme di progetti “concepiti in una logica di interconnessione che mette in relazione aeroporti, treni, e scali merci”. Un cambiamento che riguarderà “tutte le modalità di trasporto”. Tutti i progetti, inclusi quelli della legge di Bilancio, “devono avere non solo un piano di fattibilità economica”, devono “indicare come contribuiscono a ridurre le emissioni, al consumo di materia”, all’abbattimento delle disuguaglianze di genere e territoriali, senza dimenticare l’importanza del dibattito pubblico e del coinvolgimento delle comunità locali, aspetto quest’ultimo che “non deve essere un accessorio, ma è un pezzo di democrazia”.
La visione del Pnrr non si esaurisce nel Piano, prosegue “con la legge di Bilancio”, un percorso “che rappresenta una sfida anche per le imprese. La legge di bilancio continua gli investimenti del Pnrr dopo il 2026”.