La possibile proroga dello stato di emergenza “mi lascia perplesso. Oggi quello che va fatto è non abbassare la guardia, mantenendo grande attenzione ai propri comportamenti individuali. Vedo troppe persone senza mascherina e poco distanziamento”, mentre proseguire con queste misure “è quello che fino a ieri ha fatto la differenza tra noi e il balzo dei casi del Regno Unito”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, docente di Statistica medica ed Epidemiologia all’università Campus Biomedico di Roma, commentando l’ipotesi che venga prolungato lo stato di emergenza per Covid-19 fino a marzo 2022.
“La risalita dei casi è probabilmente legata, oltre all’enorme numero di tamponi per il Green pass – sottolinea l’epidemiologo – anche al fatto che abbiamo ceduto qualcosa nei nostri comportamenti quotidiani. C’è meno distanziamento, ad esempio sui mezzi di trasporto che hanno ripreso a pieno ritmo, e anche la mascherina al chiuso spesso non viene portata proprio da tutti. Focalizzare tutte le attenzioni sulla proroga dello stato di emergenza mi sembra quasi inutile”, ammonisce Ciccozzi: “Se vogliamo proseguire con l’ottimo lavoro fatto fino ad oggi, dobbiamo ricordarci che serve mantenere cautela e attenzione alle misure fin qui adottate”.