Covid Europa, quarta ondata: da Gb a Germania, dati e contagi

La quarta ondata di contagi da covid minaccia l’Europa, la mappa del continente si colora sempre più di rosso. Numeri preoccupanti da Germania a Gb, allarme a Est, dai Balcani fino alla Russia. L’Oms segnala un aumento di casi del 55% nelle ultime 4 settimane e delinea il rischio di mezzo milione di morti entro febbraio tra Europa e Asia. In molti Paesi stanno aumentando i casi e i morti insieme all’occupazione delle terapie intensive tanto che l’Ema, l’agenzia europea del farmaco, invita a estendere il prima possibile il richiamo della vaccinazione alla popolazione generale dopo aver inoculato la dose booster ai fragili.  

A descrivere la situazione europea è la mappa dell’Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, pubblicata oggi. La Francia è passata completamente in giallo. Il rosso avanza in Germania, nei Paesi Bassi e in Belgio, mentre è rosso scuro l’Irlanda e guardando verso l’Est: l’Austria, la Romania, la Bulgaria, le Repubbliche Baltiche e parte dell’Ungheria. Anche alcune zone nel Nord della Grecia sono rosso scuro. 

Per l’epidemiologa Maria van Kerkhove, responsabile tecnico dell’Organizzazione mondiale della Sanità per la crisi Covid-19, citata da Sky News, in Europa i casi di coronavirus sono aumentati del 55 per cento nelle ultime quattro settimane.
 

L’Europa “è di nuovo al centro” della pandemia di Covid e si rischiano altre 500mila vittime entro febbraio, scrive l’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui le diseguaglianze nella copertura vaccinale nei diversi Paesi e l’allentamento delle misure preventive hanno riportato l’Europa ad “un punto critico”. Tutti i 53 Paesi del continente stanno affrontando “una minaccia reale di ripresa del Covid o lo stanno già contrastando”, ha avvertito Hans Kluge, direttore per l’Europa dell’Oms, che ha esortato i governi a reimporre o mantenere le misure di prevenzione e distanziamento sociale. “Con l’ampia ripresa del virus – ha detto – chiedo a tutte le autorità sanitarie di riconsiderare con attenzione la possibilità di allentare o revocare in questa fase le misure” di contenimento del Covid. 

“Se continua così, potremmo avere un altro mezzo milione di vittime a causa del Coronavirus in Europa e Asia entro il primo febbraio del prossimo anno e 43 Paesi europei dovranno affrontare una pressione estrema sui posti letto in ospedale”, ha avvertito.  

“Siamo entrati nella quarta ondata. Vediamo che la situazione epidemiologica in Europa sta diventando sempre più complicata, con un nuovo aumento di casi” di Covid-19, ha detto Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco Ema. Alla luce dell’andamento della pandemia in Ue, ha aggiunto, “vogliamo ribadire il nostro messaggio sull’importanza che le persone si vaccinino o completino il ciclo vaccinale prima possibile”. 

“La maggior parte degli Stati membri” dell’Ue “ha iniziato a somministrare dosi booster” di vaccino anti-Covid “alle persone più a rischio di infezione e trasmissione del coronavirus” Sars-CoV-2. “Il prossimo passo potrebbe essere l’estensione delle dosi di richiamo alla popolazione generale” ha prospettato Cavaleri. 

Drastico aumento delle nuove infezioni in Germania: secondo quanto riportato dal Robert Koch Institut questa mattina, i nuovi contagi delle ultime 24 ore sono stati 33.949, 172 in più di quelli registrati il 18 dicembre, l’incidenza settimanale su 100mila abitanti 154,5 contro i 146,6 di ieri, i 130,2 della settimana scorsa. In tutta la Germania sono stati registrati nelle ultime 24 ore 165 decessi. Una settimana fa erano stati 126. 

Il numero annuale dei decessi è salito del 4,9% nel 2020 in Germania, un aumento dovuto in particolare alla pandemia da Coronavirus. A renderlo noto è stato l’Ufficio federale di statistica (Destatis), precisando che nel corso dell’anno sono morte 985.572 persone, 492.797 uomini e 492.775 donne. Il 4% circa dei decessi è attribuito all’infezione da Covid, definita causa principale in 39.758 casi.
 

Il ministro della Salute uscente, Jens Spahn ha aderito all’appello delle associazioni mediche esprimendosi in favore della terza dose allo scadere dei sei mesi dopo la seconda e ha proposto che i governi degli stati contattino tutti i residenti di 60 anni per proporre loro il booster. La priorità per la terza dose deve essere data a chi lavora nella sanità e nelle case di cura, ha aggiunto. Il governo sostiene test regolari obbligatori per i dipendenti delle case di cura e per i visitatori. 

Manne Lucha, ministro della Sanità del Baden Wuerttemberg chiede la vaccinazione obbligatoria per chi lavora nelle case di riposo a margine di una riunione dei ministri di tutti i land a Lindau convocata, in presenza, per discutere delle misure da adottare di fronte al nuovo aumento dei casi. Il governo bavarese vuole invece che la terza dose di vaccino sia resa disponibile per tutti. 

Tornano a salire i casi di Coronavirus in Spagna, dove oggi è stata superata la cosiddetta soglia del ”rischio medio”, con 51,6 contagi su 100mila abitanti. Lo riferisce il ministero della Salute di Madrid, dopo che un mese fa l’intera Spagna era stata dichiarata ”a basso rischio”. Nelle ultime 24 ore in Spagna sono stati registrati 3.291 casi, portando a 5,02 milioni il totale delle persone contagiate dall’inizio della pandemia. Il bilancio delle vittime è aumentato di 15 morti, arrivando a 87.477. Il Paese vede oltre l’80 per cento della sua popolazione completamente vaccinata contro il Covid-19. Dato che ha portato le autorità a eliminare la maggior parte delle restrizioni ai movimenti e alla socializzazione introdotte per ridurre i contagi. Resta l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi. 

Sono 9.502 i nuovi casi di coronavirus registrati in Francia. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali, sottolineando che si tratta del dato più alto delle ultime sei settimane. Sono invece 49 le persone che nelle ultime 24 ore hanno perso la vita a causa di complicanze riconducibili alla pandemia. In aumento anche le persone ricoverate in terapia intensiva.
 

Sono 214 le persone che hanno perso la vita in Gran Bretagna per complicanze riconducibili al coronavirus e 37.269 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono le autorità sanitarie britanniche. Si registra quindi un calo rispetto al giorno precedente, dove sono stati 41.299 i casi e 217 i decessi. Come riporta Sky News, in questo arco di tempo sono state somministrate più di nove milioni di seconde o terze dosi del vaccino contro il Covid-19. 

Balzo dei Contagi di covid-19 in Danimarca. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 2.598 nuovi casi positivi, 600 più di ieri. I decessi sono stati 5. Secondo il ministero della Salute, si tratta del numero di contagi giornalieri più alto dal 30 dicembre 2020. A novembre dell’anno scorso, i contagi si attestavano attorno ai mille. Paese di 5,8 milioni di abitanti, la Danimarca ha sollevato le restrizioni anti contagio il 10 settembre, compreso l’obbligo di mascherina. La misura è stata spiegata con l’alto tasso di vaccinazioni e la bassa circolazione del Coronavirus. I casi sono tornati a crescere a metà ottobre. 

Nuova impennata di contagi di covid-19 in Austria, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 8.595 casi positivi, il numero più alto mai raggiunto nel 2021. I ricoverati in terapia intensiva sono arrivati a 352, con una crescita del 30% in una settimana. La crescita dei contagi rende probabili nuove misure restrittive da parte del governo, che ha convocato un incontro domani con le amministrazioni regionali per decidere una strategia comune. 

Al momento, in circa un quinto dei 100 distretti austriaci è in vigore un divieto di spostamento in altri distretti in mancanza di green pass. Due giorni fa, quando sono stati raggiunti i 300 ricoveri in terapia intensiva, è scattato automaticamente il passaggio ad un secondo livello di restrizioni, su una scala di cinque, che impone dopo una settimana l’uso del green pass per accedere a ristoranti ed eventi affollati. 

Continua crescere il numero delle morti da covid in Russia, dove sono stati registrati 1.195 decessi (ieri erano stati 1.189), il numero più alto dall’inizio della pandemia. I nuovi contagi oggi sono 40.217 (ieri, erano 40.443). A livello federale tuttavia le misure per il contenimento della crisi – i giorni di non lavoro retribuiti- non saranno estesi. 

Tutti gli interventi chirurgici ed i ricoveri non urgenti sono stati sospesi in Bulgaria, dove cresce il numero dei pazienti con il Covid ricoverati e il 90% dei posti di terapia intensiva risulta occupato. Le disposizioni, ha annunciato il ministro della Salute Stoycho Katsarov, entreranno in vigore domani e le uniche eccezioni riguardano i trapianti, le cure oncologiche e psichiatriche, i parti. 

Solo una settimana fa, Katsarov aveva annunciato che il Paese – alle prese con la quarta ondata della pandemia – era sul punto di dover inviare i propri pazienti Covid all’estero, visto che il sistema ospedaliero era ormai al collasso. 

 

 

 

 

 

(Adnkronos)