Il digitale nell’Healthcare italiano? Ambizioni alte, ma grado di maturità ancora insufficiente. Di fronte alle sfide della digitalizzazione, più dell’80% dei player del sistema della cura della salute in Italia risponde alzando le ambizioni; allo stesso tempo, il grado di maturità digitale di ospedali, aziende sanitarie, società farmaceutiche e biomedicali e imprese assicuratrici non è ancora sufficiente per realizzarle. Se infatti l’83% degli operatori Healthcare vuole accelerare la transizione digitale, solo il 30% ci riesce.
Questi sono i risultati principali della recentissima ricerca di Bcg-Boston Consulting Group Prossimità e digitale. Così partnership e dati cambiano l’Healthcare italiano’, che ha rilevato il grado di maturità digitale del settore sanitario italiano (Digital Acceleration Index – Dai), attraverso una survey con oltre 100 domande rivolte alle principali società farmaceutiche, medtech, provider (ospedali, laboratori di ricerca, centri diagnostici) e payer (assicuratori salute, Aziende Sanitarie Locali, broker e società di corporate welfare), consentendone il confronto con un database mondiale di oltre 5mila aziende.
Lo studio divide i player del settore in quattro cluster, dai meno ai più pronti a livello digitale: Starter, con visione poco chiara e iniziative digitali isolate; Literate, con una tabella di marcia definita e strategia digitale in atto; Performer, con processi chiave già digitalizzati, forte mentalità e cultura agile; Leader, i visionari digitali che generano valore da modelli di business digitali. L’Healthcare italiano si trova tra i Digital Literates, posizionandosi in ritardo su molti aspetti della digitalizzazione rispetto agli altri settori.
Tuttavia, se l’implementazione è in ritardo, la consapevolezza è superiore alla media in termini di obiettivi, fornendo previsioni di crescita maggiore a quello atteso nei settori più maturi e ben oltre la media del settore sanitario globale.
Valutando il punteggio Dai per argomento, la maturità digitale del sistema sanitario italiano si avvicina ai settori più avanzati soltanto su obiettivi e strategie, con un punteggio di 53 contro i 58 di settori come Consumer, TelCo, Finanza o Tecnologia, mentre si distanzia su argomenti come l’organizzazione (34 vs 51) o il modello operativo (32 vs 49). Le aziende Healthcare, insomma, hanno compiuto progressi nella determinazione della loro strategia digitale, ma hanno ancora molti ritardi nel rendere operativi questi principi.
Scendendo a livello di sottosettore, il medtech è quello con il grado di digitalizzazione superiore alla media, posizionandosi già vicino alla soglia dei Digital Performer, con un punteggio medio Dai 50 contro la media di 39, seguito da payer, pharma e infine provider. Le assicurazioni o payer segnalano la maggiore urgenza nella digitalizzazione poiché coinvolti in un mercato più turbolento e sfidante, ad esempio per il basso livello di adozione in Italia – con oltre il 90% della spesa privata per la Salute pagata dai cittadini – e per la pressione portata da nuovi concorrenti provenienti dal mondo high-tech come Google, Amazon, Microsoft.
Come sarà il sistema che si prende cura della salute dopo il Covid? Quanto di ciò che abbiamo sperimentato nell’emergenza diventerà strutturale o è destinato a mutare? Secondo la ricerca di Bcg-Boston Consulting Group, sono 6 i temi che domineranno l’Healthcare nella fase post-Covid: il luogo di cura destinato anche a spostarsi dalle strutture specializzate alle case dei pazienti; l’inizio del percorso di cura in modalità digitale; una sempre maggiore espansione dell’innovazione; la crescita delle iniziative di cooperazione; un cambiamento del dibattito sul ruolo che la sanità svolge nella società; resilienza e adattabilità come caratteristiche fondamentale dei player vincenti di settore.
Il futuro dell’Healthcare sarà digitale, scalabile e ‘connesso’ per supportare le molteplici esigenze dei pazienti. L’esperienza del paziente sarà principalmente digitale, fattore che migliorerà l’accesso ai servizi: i pazienti si aspettano infatti di usare funzionalità digitali end-to-end che sfruttino la telemedicina, che consentirà di creare nuovi modelli di prossimità e faciliterà l’accesso alle cure. Inoltre, i modelli operativi digitali favoriranno la produttività e la scalabilità del business: i dati e l’automazione dovranno essere applicati al core business per istituire modelli operativi più produttivi e favorire una maggiore scalabilità. Aspetto chiave per mantenere alta la competitività delle imprese, affrontare la pressione dei costi e garantire la sostenibilità dell’intero ecosistema sanitario italiano.
Infine, l’Healthcare risolverà i bisogni dei pazienti all’interno di un ecosistema connesso e fluido: un nuovo allineamento tra le esigenze di pazienti, provider, payer, pharma e medtech aumenterà la sinergia tra i vari player, gli ecosistemi diventeranno più fluidi e i singoli attori gestiranno fasi specifiche del percorso del paziente.