(Adnkronos) –
“Le vacanze sulla neve hanno fatto registrare finora un buon trend anche se non a livello del 2019, del pre-pandemia. Ma mancano ancora 60 giorni circa alla fine della stagione e contiamo in questo periodo di riuscire a recuperare ancora qualcosa con nuove prenotazioni. Alla fine credo che ci attesteremo su un -15% di presenze rispetto al 2019”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Stefano Maria Simei, direttore commerciale e marketing di TH Group, leader nell’accoglienza sulla neve in Italia, traccia un primo bilancio della stagione invernale per le strutture del Gruppo distribuite sull’arco alpino italiano.
Secondo Simei “con le nuove norme licenziate dal Cdm un turista straniero, munito di green pass e con tampone all’arrivo, può tranquillamente venire nelle nostre strutture sulla neve in Italia e godersi una vacanza serena. Anche perché una vacanza in montagna non include solo la permanenza in albergo, ma è fatta anche e soprattutto di visite in baita e sugli impianti sciistici. Siamo quindi soddisfatti delle nuove norme e speriamo che ci aiutino a recuperare qualche cancellazione delle scorse settimane, arrivate proprio perché le precedenti norme sul green pass erano troppo stringenti”.
Una situazione diversa quindi rispetto a “gennaio quando, prima delle nuove norme dello scorso cdm sul green pass per i turisti stranieri, abbiamo ricevuto molte cancellazioni di prenotazioni per vacanze sulla neve da parte di turisti stranieri. Sono state due-tre settimane che ci hanno creato tanti problemi, l’incertezza non fa bene a un settore come il nostro in cui la programmazione è centrale, specie con i mercati esteri”.
E per i prossimi mesi? “Noi -spiega Simei- abbiamo già programmato la stagione estiva, con le nostre strutture al mare e in montagna che sono già allineate a quelle che sono le norme previste. E tra qualche giorno avvieremo la programmazione per la prossima stagione invernale, con la speranza che ci sia la possibilità di allentare ancora le restrizioni anche se, ripeto, con l’attuale normativa è possibile passare serenamente il periodo di vacanza nelle nostre strutture”.
“Il nostro è un settore che vive di programmazione e i contratti con il mercato estero vanno firmati con largo anticipo, anche di un anno”, conclude.