MANTOVA – Ammonta 79.500 mila euro il contributo ottenuto dal Parco Regionale del Mincio e stanziato da Regione Lombardia, che l’ente utilizzerà a favore di interventi di manutenzione straordinaria da realizzare negli uffici di Porta Giulia e in altri luoghi fruiti dal pubblico e in gestione all’ente: il parco romantico delle Bertone, il percorso naturalistico Angeli Belfiore e la riserva di Castellaro Lagusello. E’ il secondo contributo, derivato da concorso a bando regionale, che il Parco ottiene in pochi giorni: le somme oggi riconosciute si sommano a quelle ottenute pochi giorni fa e che l’ente destina alla riserva Naturale delle Valli del Mincio. Per questa seconda tornata di manutenzioni la spesa complessiva sarà di 88mila euro, per il 90% assicurate dal contributo regionale e per il restante 10% cofinanziate dall’ente Parco.
Con i nuovi importi il Parco affronterà alcuni problemi presenti nella sede degli uffici amministrativi di piazza Porta Giulia e metterà mano all’archivio: «In previsione che l’ente Parco gestisca, in attuazione ella nuova legge regionale, le altre aree protette presenti nell’ambito ecosistemico che la Regione ci ha assegnato – spiega il presidente Maurizio Pellizzer – ottimizzeremo gli spazi creando pareti divisorie fisse che saranno ovviamente inserite nel contesto architettonico della sede, mediante le quali organizzare gli spazi dedicati all’archivio degli atti. Otterremo quindi planimetricamente nuovi settori e sfrutteremo in altezza volumi ora non utilizzati».
Alle Bertone le aree prospicienti gli edifici del complesso architettonico saranno interessate da interventi di manutenzione straordinaria finalizzati a garantire la fruibilità e la sicurezza dei visitatori. Anche quest’anno come in passato gli interventi coinvolgeranno gli alberi secolari dell’originario parco romantico. Il progetto così vara un piano di rimozione delle specie infestanti dagli esemplari arborei di maggior pregio come ad esempio il calocedro sulla cima del quale le cicogne nidificano e che risulta soffocato dall’edera e altri rampicanti. Sono poi previsti interventi mirati agli esemplari che hanno maggiore necessità, come il secolare Ginkgo biloba, divenuto uno dei simboli del centro parco. Altri interventi rilevanti riguardano il quadro elettrico generale dal quale parte la vecchia linea elettrica che alimenta l’area in cui sono ospitate le cicogne, oggi interrotta perchè danneggiata dai rampicanti, e che sarà ripristinata.
«L’ampio Giardino Romantico, nella sua composita architettura di vegetazione, sentieri e specchi d’acqua, necessita continuamente di interventi di manutenzione straordinaria – prosegue Pellizzer – e con le somme a disposizione si potrà intervenire anche su un altro aspetto che ci sta a cuore: la costante presenza dell’acqua nello specchio del laghetto e sul reticolo di specchi interni. Questo sistema di laghetti che si snoda internamente al giardino è alimentato dal Cavo Bertone, che delimita il Parco a nord-est. L’afflusso delle acque è gestito da una paratoia, a monte della quale è presente una griglia ma il sistema va spesso in crisi, non garantendo così un’adeguata riserva idrica per l’ecosistema-giardino. Per questo motivo, è prevista un’operazione straordinaria di ripristino idraulico del sistema per consentire una efficace alimentazione dei caratteristici specchi d’acqua che includerà anche l’asportazione di limi e i detriti che col tempo si sono depositati sul fondo e che hanno parzializzato la sezione di deflusso».
Lungo il percorso naturalistico Angeli-Belfiore le manutenzioni straordinarie riguardano le alberature lungo il percorso con rimonda dal secco e asportazione alberi morti sia in piedi che caduti, lo sfalcio e sfrondamento completo con potatura alberature al fine di ripristinare la larghezza originaria del sentiero, con particolare attenzione all’eliminazione di rami pericolosi per chi transita. Infine nel Complesso Morenico di Castellaro Lagusello il Parco provvederà alla manutenzione straordinaria delle aree fruibili, attraverso interventi sulle alberature precipitate e sugli esemplari che, anche a causa di eventi meteorologici calamitosi, risultano instabili e potenzialmente pericolosi.
Gli interventi si svolgeranno nell’arco di due anni, a partire da inizio 2020.