(Adnkronos) –
“Stiamo ancora operando a Kiev e stiamo recuperando cibo da magazzini che stoccavano per scuole o altre istituzioni che hanno chiuso e lo stiamo ridistribuendo all’ospedale perché non ha scorte. Ma stanno finendo anche queste derrate ed è impossibile portare aiuti a Kiev. Un altro problema grave è che le persone non possono muoversi dai rifugi per andare a prendere il cibo ed è molto pericoloso consegnarlo”. E’ l’allarme accorato che lancia, raggiunta da Adnkronos/Labitalia, Nadiya Borysenko, fondatrice della Kiev City Charity Foundation ‘Food Bank’, il Banco alimentare dell’Ucraina.
Prima della guerra, la Kiev City Charity Foundation ‘Food Bank’, membro a pieno titolo della Feba, la Federazione dei banchi alimentari europei, in Ucraina, lavorava con produttori e supermercati per il recupero di cibo e prodotti di prima necessità e con organizzazioni caritatevoli per la loro distribuzione. Nel 2021, la Food Bank ha sostenuto 140 organizzazioni di beneficenza che hanno assistito più di 1.267.000 persone bisognose.
“Abbiamo due punti di distribuzione nella città di Leopoli e abbiamo ricevuto nei giorni scorsi un primo camion con 33 bancali di cibo da Toidupank, il membro Feba in Estonia. L’altro magazzino è a Chernivsti, 280 km a sud/est di Leopoli. Da queste due città portiamo cibo alle città più piccole non ancora bombardate. Stiamo cercando volontari perché non bastano, pur essendosi presentati in tanti ad aiutare”, spiega Nadiya Borysenko.
Come sottolinea Borysenko “le nostre prime esigenze riguardano il cibo e i prodotti per l’igiene. In particolare abbiamo bisogno di: pesce e carne in scatola, carne, verdura, latte in polvere, zuppe, farina, olio, cereali, zucchero, the, lievito e formaggi stagionati. Le forniture alimentari dall’estero possono prevenire la fame in quanto non vi è produzione interna a causa della guerra. Il cibo dovrebbe essere raccolto in centri logistici vicino al confine occidentale per ridistribuirlo in tutto il paese”.
E intanto Feba, la Federazione dei Banchi Alimentari europei, ha raccolto 1,8 milioni di euro da aziende, fondazioni, organizzazioni, membri Feba e privati. E’ il risultato raggiunto con la campagna, lanciata il 1 marzo, ‘#AllTogether4Ukraine’ che mira ad aiutare il popolo ucraino sostenendo i membri Feba in Ucraina e nei paesi vicini come Ungheria, Moldavia, Polonia, Romania e Slovacchia. L’importo raccolto è destinato a sostenere i membri Feba colpiti dalla crisi per un mese con consegne settimanali di cibo per garantire cibo sufficiente ma senza gravare sulla gestione logistica del cibo ricevuto. 435.000 euro sono stati destinati alla consegna di cibo al membro Feba in Romania, Federația Băncilor pentru Alimente din România (Fbar). Fbar fungerà da hub per Feba per ridistribuire il cibo agli ucraini a Chișinău in Moldavia, dove le stime prevedono l’arrivo di 200.000 rifugiati.
Il cibo sarà ridistribuito alla Banca pentru Alimente a Bucarest, Cluj, Brasov, Oradea e Roman in Romania, dove sono presenti 95.000 rifugiati dei 285.000 entrati nel paese. 190.000 rifugiati, invece, hanno già proseguito verso altri paesi dell’Europa occidentale. Il cibo raggiungerà anche Chernivsti, Leopoli e Odessa in Ucraina. Feba sta anche sostenendo l’acquisto urgente di attrezzature per la movimentazione del cibo e il finanziamento di altri costi logistici (un magazzino a Chișinău in Moldavia, 6 furgoni, 6 attrezzature elettriche di movimentazione, personale temporaneo), in Moldavia e Romania per garantire una logistica efficiente di questi sforzi inaspettati per aiutare i rifugiati e le loro normali attività quotidiane.
Feba ha mobilitato le imprese alimentari, partner di Feba, per ottenere aiuti e consegnare cibo ai suoi membri in Ucraina, Moldavia, Romania e Polonia. La European Food Banks Federation chiede ad aziende, fondazioni, organizzazioni e privati cittadini ad unirsi alla campagna. Per continuare a sostenere il popolo ucraino dona su https://www.eurofoodbank.org/feba- supports-ukraine.
“Siamo colpiti e profondamente commossi dall’impegno dei nostri membri e di tutti coloro che ci stanno aiutando”, ha dichiarato Jacques Vandenschrik, presidente della european food banks federation (Feba), la Federazione dei banchi alimentari europei.
“Tuttavia, abbiamo bisogno di più aiuto. C’è bisogno di cibo in Ucraina e in Moldavia. Abbiamo bisogno di cibo non deperibile, cibo per bambini, cibo pronto da mangiare e acqua. Abbiamo anche bisogno di fondi per consegnare il cibo e rafforzare la nostra logistica. Chiediamo a tutti di unirsi alla nostra campagna #AllTogether4Ukraine”, ha continuato.
di Fabio Paluccio