PALERMO (ITALPRESS) – Silvio Berlusconi si è avvalso della facoltà di non rispondere al processo d’appello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. L’ex premier e presidente di Forza Italia era stato convocato come testimone assistito. L’udienza è stata rinviata al 25 novembre al Palazzo di Giustizia, alle ore 9.30.
“Questo Paese non chiuderà mai i conti con il passato, se una persona che ha fatto per tre volte il presidente del Consiglio si avvale della facoltà di non rispondere in un processo per mafia. Sono veramente senza parole”, commenta su Facebook il ministro degli Esteri e capo politico del M5S Luigi Di Maio.
Si dice “colpito dal silenzio di Berlusconi in aula” il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra. “È un suo diritto e lo ha esercitato. Mi domando che senso abbia il silenzio di un ex premier in un aula di tribunale – aggiunge -. Se ci si definisce uomini dello Stato, bisogna avere il coraggio della parola, soprattutto in un tribunale. Questo è un silenzio che fa rumore e che di certo non impedisce la ricerca della verità sulla stagione delle stragi”.
(ITALPRESS)
“Questo Paese non chiuderà mai i conti con il passato, se una persona che ha fatto per tre volte il presidente del Consiglio si avvale della facoltà di non rispondere in un processo per mafia. Sono veramente senza parole”, commenta su Facebook il ministro degli Esteri e capo politico del M5S Luigi Di Maio.
Si dice “colpito dal silenzio di Berlusconi in aula” il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra. “È un suo diritto e lo ha esercitato. Mi domando che senso abbia il silenzio di un ex premier in un aula di tribunale – aggiunge -. Se ci si definisce uomini dello Stato, bisogna avere il coraggio della parola, soprattutto in un tribunale. Questo è un silenzio che fa rumore e che di certo non impedisce la ricerca della verità sulla stagione delle stragi”.
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