(Adnkronos) – “Non è che le mascherine a scuola si debbano mantenere per diminuire la trasmissione” di Covid, “perché poi se un ragazzo le tiene mezza giornata in aula e poi va con gli amici al bar, al ristorante, in discoteca, l’effetto protettivo è nullo. Però c’è un effetto protettivo nei confronti dei più fragili”. A sottolinearlo all’Adnkronos Salute è Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova. “E’ per questo unico motivo, per tutelare i più fragili, che le mascherine a scuola andrebbero mantenute fino alla fine dell’anno scolastico. E il caldo non crea nessun problema”, ha spiegato l’esperto intervenendo nel dibattito in corso in questi giorni fra chi ritiene sia giunto il momento di abbandonare la protezione fra i banchi di scuola e chi ritiene importante continuare con questa misura nonostante l’obbligo non sia ormai più previsto in molti luoghi chiusi.
Per l’estate “mi aspetto che si continui su questo livello di trasmissione di Sars-CoV-2 più o meno elevato. Purtroppo stiamo procedendo anche con un numero di morti ancora alto”, spiega ancora Crisanti. Intanto nel mondo cresce il livello di attenzione per Omicron 4 e 5. Al riguardo l’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, stima possano diventare in breve dominanti in Ue e le classifica come varianti di preoccupazione da monitorare strettamente. Oltreoceano, invece le autorità sanitarie a New York tornano a raccomandare fortemente l’uso delle mascherine al chiuso. Ma Crisanti non si sbilancia: “E’ ancora troppo presto per fare qualsiasi considerazione sull’impatto di queste due sottovarianti”, conclude.