SOLFERINO – Non c’è ancora il capo d’accusa per l’accoltellamento avvenuto venerdi nel tardo pomeriggio davanti a un bar nel pieno centro di Solferino. Il pm Paola Reggiani sta ancora valutando gli atti trasmessi dai carabinieri di Castiglione delle Stiviere che stanno conducendo le indagini.
E dalle prime indicazioni emerse proprio a seguito delle indagini di Polizia giudiziaria condotte dai militari, al momento si protenderebbe verso le lesioni personali gravi e non il tentato omicidio.
Questo in virtù proprio della dinamica di come avvenuto l’accoltellamento. Un’accusa tra l’altro che accomunerebbe tutti e tre i protagonisti dell’accoltellamento: i due gemelli di origine albanese Vitor e Ditran Marku e il loro cugino Adrian. E questo nonostante sia stato quest’ultimo a scatenare venerdì il fatto di sangue.
Solo il pm però, una volta valutati tutti gli atti di indagine, deciderà per il o i capi d’accusa che potrebbero quindi indirizzarsi verso altre imputazioni.
Sarebbero confermati i rancori tra i due gemelli e il cugino collegati a questioni familiari. Parrebbe anche che i tre avessero già violentemente litigato la settimana precedente in un altro locale di Solferino e quello di venerdì non sia stato dunque il primo capitolo della vicenda.
Vitor e Ditran venerdì stavano bevendo tranquillamente un aperitivo al bar. A un tratto davanti al locale si è fermata una Mercedes berlina di color argento con a bordo Adrian che ha fatto cenno ai due di avvicinarsi all’auto.
I due hanno così raggiunto la Mercedes e qui sono stati accoltellati. Nella colluttazione però é rimasto ferito anche Adrian, fuggito ma fermato dopo poco dai carabinieri. Si trova ricoverato all’ospedale di Desenzano mentre Vitor, il più grave dei tre, al Poliambulanza di Brescia e Ditran all’ospedale di Castiglione delle Stiviere.
