Allargare la platea dei vaccinatori. Beduschi (Fdi): “I farmacisti mantovani sono pronti, serve collaborazione e semplificazione”

Vaccinato il 19% degli over 80. Prima di Pasqua aperte nel mantovano tutte le sedi vaccinali

Allargare il piu’ possibile la platea di coloro che possono vaccinare”: è questa la proposta di Fratelli d’ Italia per una redicale inversione di rotta sulle vaccinazioni.

Oltre la metà degli over 80 non è stato ancora vaccinato: è un dato preoccupante che conferma le denunce di Fratelli d’Italia e gli errori, i paradossi e le assurdità nella campagna vaccinale. Ha commentato la presidente Giorgia Meloni.

Fin da subito, Fratelli d’italia ha chiesto di mettere in sicurezza gli anziani, i più fragili e coloro che rischiano di più se contraggono il Covid, per questo sono convinti che serva una radicale inversione di rotta con vaccinazioni a domicilio degli anziani e l’allargamento immediato della platea di vaccinatori, attraverso i medici di famiglia e i farmacisti. Basta perdere tempo”. Ha dichiarato il presidente di Fratelli d’Italia

“Sono passati tre mesi da quando nella legge di Bilancio è stato approvato un emendamento voluto da Fratelli d’Italia per far sì che venissero coinvolte le quasi 20 mila farmacie presenti sull’intero territorio e ancora oggi siamo in attesa dei decreti e dei protocolli attuativi” – commenta Alessandro Beduschi, portavoce provinciale Fdi

I farmacisti italiani e quelli mantovani sono pronti a mettersi a disposizione – prosegue Beduschi – mi hanno contattato diversi sindaci increduli per questa situazione paradossale,  chiediamo che il Governo ponga rimedio alle tante difficolta’ che incontrano i sanitaria per dare generosamente una mano in questa emergenza, allentamento la burocrazia, riconoscendo il doveroso scudo penale per i vaccinatori e consentendo a Comuni e altri soggetti , di offrire disponibilita’ logistiche e di volontari , potendolo fare in sicurezza ma senza essere vessati da norme ostative”.

Ci attendiamo collaborazione e semplificazione in un momento straordinario servono decisioni straordinarie e non eterni inutili proclami”- conclude.