MANTOVA – Peggiora la diffusione dei casi di bronchiolite fra i bambini. A sottolinearlo il Consigliere Regionale del Movimento Cinque Stelle, Andrea Fiasconaro che commenta «A Mantova, il fenomeno del virus sinciziale non è nuovo, ma quest’anno è arrivato in largo anticipo e con numeri più importanti del passato, alzando il livello di allerta. Infatti, il numero di accessi ha costretto i medici, del reparto di pediatria, a cercare il trasferimento per alcuni piccoli che necessitavano di trattamenti di terapia intensiva. Racconto confermato dallo stesso primario di pediatria del Carlo Poma, Silvia Fasoli.”
“Su proposta del mio collega Gregorio Mammì (M5s) abbiamo chiesto, quindi, a Regione Lombardia di aprire immediatamente un tavolo di lavoro in Commissione sanità, con i medici che lavorano in prima linea per fronteggiare l’emergenza. In modo che possano essere individuate le soluzioni più efficaci, nel più breve tempo possibile. Il virus sinciziale viene chiamato anche Vrs e si diffonde principalmente in autunno, provocando l’infiammazione delle vie aeree dei polmoni. Nei momenti iniziali è simile a un raffreddore, ma può poi trasformarsi in una malattia più seria e nei casi più gravi diventa necessario fare ricorso agli strumenti della terapia intensiva.»
«Per questo – aggiunge Fiasconaro – abbiamo attivato anche i nostri rappresentanti all’interno del Governo, affinché l’esecutivo prenda in esame la proposta di concedere i congedi parentali ai genitori dei bambini colpiti dal virus. In modo che sia più semplice per le famiglie affrontare quella che di fatto è una situazione di forte stress e difficoltà. Non solo, come avvenuto nei momenti peggiori della pandemia Sars-CoV2, curare a casa i bambini, se possibile e sotto sorveglianza del proprio pediatra, permetterebbe di limitare la diffusione del contagio. Quando la richiesta di aiuto arriva direttamente dai medici, le Istituzioni non hanno solo il compito di ascoltare con attenzione, ma il dovere di intervenire immediatamente. Soprattutto se il tema è la salute dei più piccoli» conclude Fiasconaro.