L’accusa è pesantissima: aver intenzionalmente somministrato farmaci a effetto anestetico e bloccante neuromuscolare causando la morte di due pazienti ricoverati per Covid. E con questa accusa è stato arrestato dai carabinieri dei Nas il primario del pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari Carlo Mosca, in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari ordinata dal gip del Tribunale di Brscia. Il medico si trova ai domiciliari per il rischio di reiterazione del reato con l’accusa di omicidio volontario.
I fatti risalgono a marzo scorso, nel momento in cui l’epidemia è esplosa. I
I Nas di Brescia, a maggio poi, raccogliendo ed elaborando indicazioni circa la possibilità che il decesso di alcuni pazienti fosse stato causato da pratiche mediche assunte consapevolmente dal medico, hanno immediatamente avviato un’indagine, d’intesa con la Procura della Repubblica bresciana. Anche mediante il supporto di accertamenti tecnici di medicina legale disposti dall’Autorità giudiziaria, le attività investigative hanno consentito di analizzare le cartelle cliniche di numerosi pazienti deceduti in quel periodo per Covid-19, riscontrando in alcuni casi un repentino, e non facilmente spiegabile, aggravamento delle condizioni di salute.
Tre salme sono state riesumate per essere sottoposte ad autopsia e analisi tossicologiche. Le indagini hanno rilevato, all’interno di tessuti ed organi di una di loro, la presenza di un farmaco anestetico e miorilassante comunemente usato nelle procedure di intubazione e sedazione del malato che, se utilizzato al di fuori di specifici procedure e dosaggi, può determinare la morte del paziente. Inoltre, nelle cartelle cliniche dei deceduti oggetto di verifica non compare la somministrazione di quei medicinali (indicata invece nelle cartelle di pazienti poi effettivamente intubati) tanto da ipotizzare a carico dell’indagato anche il reato di falso in atto pubblico.
La notizia sta destando molto sgomento ovunque, ma in particolare nell’alto mantovano, dove diverse persone che si sono contagiate per Covid sono state ricoverate proprio all’ospedale di Montichiari, dopo essere passate per il Pronto Soccorso guidato dal primario arrestato.