MEDOLE – Stava raccogliendo dell’insalata nell’azienda agricola in strada Crocevia a Medole dove è regolarmente assunto quando a un tratto è stato investito dal rimorchio di trattore, che si sarebbe staccato, guidato da un altro bracciante della ditta.
Lui è un 43enne magrebino, in regola col permesso di soggiorno, che sarebbe rimasto schiacciato con un piede sotto al mezzo agricolo. Immediati sono scattati i soccorsi: l’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere dove gli sarebbe stata diagnosticata la rottura dell’arto. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i carabinieri.
Altro infortunio alla Latteria Sociale
Sul caso dovranno anche fare chiarezza i tecnici del Servizio Prevenzione Infortuni sul Lavoro di Ats Val Padana che intanto stanno anche lavorando a un secondo incidente lavorativo della giornata avvenuto invece poco prima delle 14,40 alla Latteria Sociale di Sant’Antonio di Porto Mantovano. Qui un operaio di 53 anni stava lavorando a una caldaia. Ad un tratto avrebbe visto uscire del fumo, si è spaventato, e si sarebbe così buttato da un’altezza di quasi due metri procurandosi la slogatura di una caviglia. E’ stato soccorso e trasportato dal 118 all’opsedale di Mantova. Insieme ai tecnici di Ats in questo caso sono intervenuti gli agenti della Questura.
La Cisl Asse del Po torna a rilanciare l’allarme
Quelli accaduti oggi sono solo gli ultimi in ordine di tempo di una serie di infortuni sul lavoro che nel 2022 hanno continuato a registrare incrementi importanti rispetto a un anno fa. La denuncia ancora una volta arriva dalla Cisl Asse del Po. “Gli ultimi pervenuti dall’Osservatorio Regionale Cisl sui dati Inail, riscontrano che in Lombardia, nel periodo gennaio-agosto 2022 confrontato con lo stesso periodo del 2021, c’è stato un incremento del 42,7% delle denunce di infortunio passando da 63.551 del 2021 a 90.690 del 2022. L’incremento è significativo sia per quanto attiene i dati delle denunce di infortunio in occasione di lavoro, più 45,6%, sia per quelle in itinere più 25%. Infine, gli esiti mortali in Lombardia nel periodo gennaio agosto 2022 hanno superato quello del 2021: 106 nel 2021 mentre sono stati 107 nel 2022” dicchiara il segretario generale della Cisl Asse del Po Dino Perboni.
A Mantova infortuni aumentati del 25% rispetto al 2021. Quelli mortali passati da 3 a 10
“A Mantova, nel periodo gennaio agosto 2022, aumenta del 25% le denunce di infortuni rispetto al 2021: da 3025 denunce si è passati a 3780. L’incremento si è riscontrato anche per gli accadimenti con esito mortale: nel 2021 sono stati 3 mentre, nel 2022 sono già 10. Inoltre, di questi accadimenti mortali, ben 4 sono stati in itinere, ossia mentre si recavano o tornavano dal lavoro. Sono cifre che indicano chiaramente che il tema di salute e sicurezza sta assumendo una pericolosa deriva. Le cause principali sono arcinote, quali: scarsa formazione, modalità lavorative poco attente alla salute, articolazione dei turni di lavoro, problemi legati alla sicurezza delle strade, poco personale addetto ai controlli, ma soprattutto manca una radica e profonda cultura della salute e sicurezza. Una situazione estremamente preoccupante, che continua a colpire tantissime lavoratrici e lavoratori e crea danni alla comunità” continua Perboni
Da tempo chiediamo che ci sia un cambio di passo: serve rafforzare gli ispettori dell’Itl e dell’Ats in modo da aumenti i controlli (gli organici dei servizi ATS, tecnici della prevenzione e medici del lavoro sono fortemente diminuiti pari al 40% nel periodo 2010/2020); ; va introdotta la patente a punti per qualificare le imprese e legarne il rating agli appalti; va sostenuta maggiormente a livello territoriale le azioni di prevenzione e di formazione; vanno rafforzate le forme di coinvolgimento e partecipazione degli Rls nelle aziende territoriali. Servono percorsi formativi sulla salute e sicurezza a partire dalle scuole superiori. Riteniamo che il lavoro realizzato dalla Prefettura di Mantova con l’azione interforze ad “alto impatto” sia stata importantissima e che vada proseguita con il contributo di tutti. A questo è necessario continuare ed accrescere l’azione sinergia fra Istituzioni territoriali e parti sociali, partendo dal Protocollo sulla sicurezza siglato nel 2020, per arrestare questa pericolosa deriva dell’aumento degli infortuni sul lavoro e degli incidenti mortali” conclude Perboni