CANNETO SULL’OGLIO – Un percorso tattile pensato per bambini ciechi e ipovedenti: è una delle più importanti novità che presenterà il Museo del Giocattolo di Canneto alla riapertura dopo la pausa estiva. Una novità carica di commozione dato che si tratta di un progetto pensato da Paola Beretta, la bibliotecaria cannetese rimasta uccisa un anno fa da un folle gesto di una donna polacca.
Si terrà domenica 1 settembre, dalle 15 alle 19, la riapertura dopo la pausa estiva del Museo del Giocattolo “Giulio Superti Furga” di piazza Gramsci che si rinnova e presenta il riallestimento del percorso museale e il percorso tattile, il nuovo percorso dedicato a ciechi, ipovedenti e bambini che vogliono scoprire la storia della bambola e del giocattolo in Italia. Era uno dei progetti fortemente voluti da Paola Beretta, la bibliotecaria di Canneto uccisa proprio il primo settembre dello scorso anno dal folle gesto di una badante polacca.
Grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro, che ha visto una collaborazione tra l’Associazione Gruppo del Giocattolo, l’Istituto d’Istruzione Superiore Falcone di Asola e Formazione Mantova, è stato possibile realizzare infatti un percorso tattile che possa offrire la possibilità di toccare con mano quelli che erano i materiali con cui venivano realizzate bambole e giocattoli e scoprire meccanismi e curiosità su questo magico mondo.
Obiettivo del lavoro che era stato ideato e portato avanti da Paola Beretta era quello di rendere il Museo del Giocattolo storico cannetese una struttura alla portata di tutti, anche dei ciechi e degli ipovedenti, attraverso la creazione di un percorso tattile, con totem informativi scritti in linguaggio Braille che consentano anche a chi non vede bene di gustare comunque il viaggio attraverso la collezione di bambole e di giocattoli storici.
Quello speciale progetto è stato, poi, concluso dagli amici e dai collaboratori di Paola e consentirà di mettere a disposizione di tutti quel tesoro di memorie che rende omaggio alla storia industriale di Canneto sull’Oglio, sede per oltre un secolo dell’azienda di giocattoli Furga, e che proprio la bibliotecaria scomparsa Paola Beretta aveva contribuito a celebrare con il “suo” Museo.
C’è dunque qualcosa di altissimo valore anche simbolico nella riapertura del museo e nella presentazione di questa novità: da un lato il museo si arricchisce di una novità che ne modernizza ulteriormente l’allestimento, e dall’altro c’è il ricordo di una persona che si era fatta amare da tutti i cannetesi e la cui scomparsa – per di più in circostanze così assurde e terribili – aveva sconvolto un intero paese.