Come potrebbero ripartire i matrimoni, le linee guida della Conferenza delle Regioni: obbligo di mascherina e tavoli distanziati

Tra le linee guida suggerite dalla Conferenza delle Regioni ci sono anche quelle per la ripartenza dei matrimoni.

Obbligo di indossare la mascherina, distanziamento di almeno un metro tra i tavoli, possibilità di self-service al buffet solo per i prodotti monodose e invito a privilegiare i banchetti all’aperto: sono queste le principali misure previste.

Sebbene nel decreto legge sulle riaperture non ci sia una data prevista per la ripartenza di questo settore, le Regioni si sono portate avanti e sperando che si possa riprendere il 1 giugno hanno suggerito alcune regole.

La prima regola riguarda gli organizzatori delle cerimonie, che devono mantenere l’elenco dei partecipanti per almeno 14 giorni per favorire il tracciamento in caso di eventuali casi di positività al Covid. È inoltre necessario riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso agli eventi evitando assembramenti. Ancora, i percorsi di ingresso e uscita devono essere separati e deve essere sempre garantito uno spazio di almeno un metro tra gli invitati. Si chiede di privilegiare sempre gli spazi all’aperto, ma si raccomanda – qualora non sia possibile – di sanificare gli ambienti interni e le attrezzature prima di ogni evento.

Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina negli spazi chiusi quando non sono seduti al tavolo, mentre all’aperto l’utilizzo della mascherina è obbligatorio nel caso in cui non sia possibile rispettare la distanza di un metro. Nel caso in cui si esibiscano gruppi musicali ci si dovrà attenere alle regole del settore, ma vanno comunque evitate attività e occasioni di aggregazione che non permettano di garantire la distanza minima di un metro. Per quanto riguarda il guardaroba, gli indumenti e gli oggetti personali devono essere riposti in sacchetti porta abiti separati.

I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra i clienti in tavoli diversi: un obbligo che vale sia al chiuso (portandolo, se lo scenario epidemiologico lo richiede, a due metri) che all’aperto, nei giardini, in terrazza o in altri luoghi. L’unica eccezione è quella per le persone conviventi. Nel caso in cui si riduca la distanza tra i tavoli è allora necessario installare barriere fisiche di separazione. Cambio anche per il tradizionale buffet, dovrà essere effettuato da personale incaricato, gli ospiti non si possono servire da soli. L’unica possibilità di un self – service è solo con prodotti monodose.