MANTOVA – La Prefettura sollecita gli Enti locali a individuare alloggi e strutture ricettive da destinare all’accoglienza dei profughi ucraini (vedi anche: 350 i profughi giunti nel mantovano. In Prefettura istituita una cabina di regia: “i Comuni trovino B&B e alloggi per l’accoglienza”) ma le difficoltà sono tante e ad evidenziarle oggi sono stati proprio gli amministratori di quei Comuni che si sono confrontati in una videoconferenza con il prefettto Gerlando Iorio.
L’incontro odierno è stato infatti proprio convocato per fare il punto della situazione sulla disponibilità di soluzioni alloggiative reperite a livello territoriale, di pronta utilizzabilità per l’accoglienza di cittadini ucraini. Sul punto, il prefetto ha evidenziato la necessità anche he gli Enti del “Terzo Settore” avviino tempestivamente interlocuzioni mirate con le realtà di riferimento, affinché si concretizzino, secondo i moduli già sperimentati per i cittadini afghani lo scorso anno, formule efficaci di collaborazione in grado di valorizzare e rendere immediatamente operative le disponibilità acquisite.
Le disponibilità di alloggi al momento reperite dai Comuni si contano però sulla punta delle dita per non parlare della difficoltà di coinvolgere le strutture ricettive. “Chi le gestisce vuole avere garanzie sulle convenzioni, sui pagamenti, e sui tempi di utilizzo” è il concetto che ribadiscono diversi sindaci. Le cose si complicano ulteriormente quando si tratta di strutture ricettive dell’Alto mantovano dove tra non molte settimane inizierà la stagione turistica e i gestori, dopo i due anni di pandemia con il turismo fermo o comunque in grandissima difficoltà, non sono in grado di destinarle per l’accoglienza dei rifiugiati.
Per quanto riguarda la disponibilità di alloggi, come spiega l’assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini, “non si può pensare agli alloggi popolari in quanto non ce ne sono di disponibili. L’unica possibilità è tentare di fare come accaduto nei mesi scorsi per le famiglie afghane e tentare di recuperare degli appartamenti privati”.
Alcuni suoi colleghi ci hanno già provato però in questi giorni e gli alloggi trovati sono davvero molto pochi, soprattutto in questa prima fase. “Chi ha delle abitazioni disponibili spesso non le ha però in condizioni ottimali per l’ospitalità: o ci sono da eseguire dei lavori, o sono da ammobiliare e quindi non sarebbero pronte nell’immediato” mentre cresce il numero dei profughi che ne bisogno, giorno dopo giorno.
Qualche sindaco insiste sul percorrere la strada del potenziamento dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) che ieri invece la Prefettura sembrava aver lasciato come ipotesi di riserva. Molti amministratori sottolineano invece la necessità, che aiuterebbe anche sul fronte accoglienza, di aiutare economicamente le famiglie che già ora stanno ospitando i profughi e dichiarano: “Un conto per una famiglia è farsi carico delle spese di 3-4 persone in più per un breve periodo, un conto è doverlo fare a lungo. Molte non ci riusciranno e saranno costrette a rinunciare. Dovremmo pensare già da ora a come aiutarle”
Alla riunione hanno partecipato: il Vicepresidente dell’Amministrazione Provinciale Massimiliano Gazzani; per il Comune di Mantova, l’ass. Andrea Caprini; il Sindaco del Comune di Canneto sull’Oglio Nicolò Ficicchia; il Sindaco del Comune di Castiglione delle Stiviere Enrico Volpi; il Sindaco del Comune di Ceresara Simone Parolini; per il Comune di Curtatone l’ass. Angela Giovannini; il Sindaco del Comune di Gazoldo degli Ippoliti Nicola Leoni; il Sindaco del Comune di Goito Pietro Chiaventi; il Sindaco del Comune di Medole Mauro Morandi; il Sindaco del Comune di Monzambano Giorgio Cappa; il Sindaco del Comune di Ponti sul Mincio Massimiliano Rossi; il Sindaco del Comune di Rodigo Gianni Grassi; il Sindaco del Comune di San Giacomo delle Segnate Giuseppe Brandani; il Sindaco del Comune di San Giovanni dal Dosso Angela Zibordi; il Sindaco del Comune di Solferino Germano Bignotti; i referenti dei sei Ambiti Territoriali di Mantova, Asola, Guidizzolo, Ostiglia, Suzzara e Viadana; il Presidente della Croce Rossa Italiana – Comitato di Mantova Marco Formizzi; il direttore della Caritas diocesana di Mantova Matteo Amati; i referenti degli Enti Gestori dei Centri di Accoglienza Straordinaria – C.A.S. attivi sul territorio provinciale.