Cresce l’allarme Covid nelle Rsa mantovane: 16 con contagi. Alla Morando di Ostiglia 68 positivi, evacuazione a Quistello

Cresce l'allarme Covid nelle Rsa mantovane: 16 con contagi. Alla Morando di Ostiglia 68 positivi, evacuazione a Quistello

Sono già cinque gli anziani positivi al Covid morti tra i 63 che si sono contagiati nella Rsa i Ciclamini di Quistello  dove ieri gli infermieri militari inviati direttamente da Arcuri hanno dato indicazione per l’evacuazione della struttura anche perchè secondo quanto gli stessi avrebbero riferito a Ats “non ci sarebbero state le condizioni sufficienti di sicurezza per operare”. Ecco perchè i militari non hanno poi preso servizio.
Una dichiarazione che ovviamente non può passare in secondo piano quella dei militari alla luce del dilagare del contagio e che avrebbero supportato con alcuni esempi concreti come la mancanza di porte d’ingresso e di uscita differenti dalla struttura, come invece indicato nei protocolli, l’indicazione di spazi definiti per determinate operazioni ma soprattutto personale che sarebbe transitato direttamente da ambienti protetti destinati agli ospiti a altri di libero accesso per poi tornare nei primi.
L’evacuazione avverrà in maniera graduale: questa mattina sono già stati trasferiti gli unici 7 ospiti negativi alla Rsa Villa Azzurra di Borgoforte, struttura quest’ultima attualmente senza casi di positività. Si tratta di pazienti allettati che hanno eseguito tre tamponi a cui sono risultati negativi ma, dal momento che potrebbero ancora positivizzarsi, sono stati isolati in un reparto.
E’ il presidente del Gruppo Mantova Salus Guerrino Nicchio a spiegare che sono “in un reparto “grigio”, isolato rispetto al resto della Rsa, uno per ogni stanza e hanno personale dedicato. Gli anziani verranno sottoposti nuovamente al test molecolare. Questa precauzione si rende ovviamente necessaria per tutelare tutti gli altri ospiti già presenti a Villa Azzurra. Siamo lieti di dare il benvenuto a queste persone nella nostra Rsa – prosegue Nicchio – offrendogli una sistemazione adeguata e sicura, oltre a tutto il supporto sanitario e soprattutto umano in questo momento di difficoltà e fragilità. Qui avranno la massima attenzione, e dopo un doveroso periodo di osservazione, verranno nuovamente sottoposti al tampone per la ricerca dell’RNA da Covid per tenerli costantemente monitorati e farli sentire protetti”.
Il trasporto da Quistello a Borgo Virgilio è stato organizzato ed effettuato da Soccorso Azzurro, che già vanta esperienza nei trasporti CoVid-free.​
Intanto si è proceduto a trasferire dalla Rsa di Quistello anche i malati più gravi, in questo caso all’ospedale di Pieve di Coriano. Nell’elenco dei positivi figurano poi ben 20 operatori.
La situazione di Quistello purtroppo non è isolata. Sono 16 secondo Ats le Rsa mantovane con ospiti e o operatori positivi.
Tra queste, la situazione più pesante è al momento quella della Casa di riposo “Morando” di Ostiglia con 58 ospiti positivi e 10 operatori. Qui il sindaco Valerio Primavori tiene monitorata la situazione grazie anche alla collaborazione delle forze dell’ordine che contattano frequentemente la struttura per capire l’evolversi della situazione. E’ Covid-free invece la Casa di riposo Belfanti, l’altra struttura di Ostiglia.
I numeri, come evidenziato dai sindacati, sono piuttosto alti anche a Bozzolo e alla Rsa Mons. Benedini di Marcaria entrambe con 30 ospiti e 15 operatori positivi, a Schivenoglia sono invece positivi 2 ospiti e 8 operatori, a Monzambano 11 ospiti e 4 operatori, alla Fondazione Nicolai di Volta Mantovana, che qualche settimana fa ha registrato uno dei primi importanti focolai, adesso risultano positivi 2 ospiti e 2 operatori, alla Serini di Sabbioneta 1 operatore, a Borgofranco 1 ospite, alla Fondazione Salute e Vita Sermide e Serravalle 2 operatori, e alla Rsd (struttura per disabili) Tam Tam di San Giorgio risultano contagiati 8 utenti e 4 operatori.
Significativo quanto accaduto alla Fondazione Boni di Suzzara dove c’è un solo anziano contagiato che ha avuto sintomi importanti. Questo è stato mandato all’ospedale Carlo Poma da cui poi è stato trasferito a quello di Suzzara che lo ha rimandato in struttura dove fortunatamente si è riusciti a curarlo tanto che le sue condizioni sono in netto miglioramento.