MANTOVA – 1800 firme. Sono quelle dei cittadini di Goito che tornano a gran voce a chiedere la tangenziale del paese. Questa mattina una loro rappresentanza ormai ribattezzata come il comitato per la tangenziale, insieme al sindaco Pietro Chiaventi e all’assessore nonchè consigliere provinciale Matteo Biancardi, le ha consegnate al presidente della Provincia Beniamino Morselli.
Obiettivo far si che Palazzo di Bagno si attivi affinchè la Regione finanzi la tangenziale. Un’opera che se oggi ancora non esiste è innanzitutto perchè la sua costruzione da sempre è stata collegata a quella del Tibre
Il presidente Morselli dal canto suo ha ricordato come la tangenziale di Goito sia stata inserita nel 2018 dalla Provincia nell’elenco delle opere prioritarie per il territorio mantovano ma la Regione, su indicazione degli stessi enti mantovani,abbia poi concentrato la sua attenzione sulla Cremona-Mantova. Nell’attesa che si decida cosa fare anche per quest’ultima Morselli ha annunciato un impegno concreto che la Provincia potrebbe assumersi
La tangenziale di Goito costerebbe 110 milioni di euro e prevederebbe due ponti, uno sul Mincio e uno sul canale Virgilio.
Quello collegato al Tibre è però un progetto di tipo autostradale, quindi molto costoso. Sarebbe importante con una nuova progettazione riuscire a ridurre i costi. Pare tra l’altro che Regione Lombardia, in un confronto con gli enti, abbia lasciato intendere la possibilità di potersi accollare un costo di circa 50 milioni di euro. Una cifra che stride ovviamente se si pensa che per finire Pope e Gronda Nord di soldi ne servirebbero molti meno e ad oggi non ci sono, ma che potrebbe essere il punto da cui ripartire per un ragionamento serio con il Pirellone su un’opera che non è più rinviabile, visti i 30 mila veicoli che ogni giorno passano per il centro di Goito, di cui 10 mila mezzi pesanti. Una situazione insostenibile come lo è il tempo da cui se ne parla: il progetto del Tibre è datato 1974