MILANO – “Contributi straordinari regionali a sostegno delle famiglie in situazione di temporanea difficoltà. Li prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta per far
fronte ad alcune delle molteplici situazioni di disagio sociale generate dall’epidemia di Coronavirus”, ad annunciarlo è il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in seguito alla delibera che “prevede la concessione di due tipologie di contributi, non cumulabili tra loro: un contributo per il mutuo prima casa e un contributo per l’e-learning di sostegno allo studio”. Un aiuto che passa, dunque per due aspetti “particolarmente gravosi per le famiglie, ossia il sostegno abitativo e la garanzia della continuità didattica – prosegue l’assessore regionale alla famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani -. Stiamo garantendo il massimo impegno affinché i contributi possano essere richiesti in tempi molto brevi“.
Le agevolazioni per il mutuo prevedono un contributo straordinario una tantum pari a 500 euro per ogni nucleo familiare con almeno un figlio di età minore o uguale a
16 anni. L’agevolazione è concessa a fondo perduto e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della quietanza di pagamento delle rate del mutuo relative
all’anno 2020.
In campo didattico, invece, è prevista un’agevolazione fino a 500 euro a fondo perduto per ogni nucleo familiare con un figlio compreso tra i 6 e i 16 anni e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della fattura o ricevuta fiscale da cui si evinca la tipologia di bene acquistato, avvenuto successivamente all’ordinanza del 23 febbraio 2020 del Ministro della Salute d’intesa con il presidente Fontana.
Gli aiuti sono destinati ai nuclei familiari in cui almeno uno dei componenti è residente
in Lombardia e, a causa dell’emergenza Covid-19, si trovi in una delle seguenti condizioni: lavoratore dipendente (con rapporto di lavoro subordinato, parasubordinato, di
rappresentanza commerciale o di agenzia), con riduzione della retribuzione lorda mensile pari o superiore al 20%; libero professionista o autonomo con riduzione del proprio fatturato (in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020) superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività a seguito delle disposizioni per il contenimento del Covid-19; morte di un componente del nucleo familiare. Richiesto inoltre un Isee minore o uguale a 30mila euro.