MANTOVA – Ammontano a 500 milioni i contributi totali a disposizione delle aziende di traporto contenuti nel decreto “Aiuti”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio.
“Siamo in attesa dell’emanazione della circolare da parte dell’Agenzia delle Entrate per poter usufruire del credito di imposta – spiega il presidente della sezione trasporti Mario Beschi – ma siamo soddisfatti del risultato ottenuto grazie soprattutto ad Anita e Confindustria”.
Si è parlato di questo e non solo, durante il seminario organizzato da Confindustria Mantova, tenuto da Cristian Bertellini, a cui hanno partecipato circa 30 imprese associate.
Tra gli argomenti anche i nuovi adempimenti per le imprese trasporto conto terzi, quali ad esempio la dimostrazione del requisito di stabilimento. “Le imprese che già esercitano l’attività devono aggiornare i propri dati sul requisito di stabilimento mediante una dichiarazione sostitutiva di atto notorio da presentarsi contestualmente all’aggiornamento annuale dell’idoneità finanziaria, e comunque non oltre un anno dall’entrata in vigore del decreto (8 aprile 2022)”.
Da non dimenticare le infrazioni che possono portare alla perdita “dell’onorabilità” e il nuovo sistema di calcolo del fattore di rischio per l’impresa di trasporti, disposizioni dell’unione Europea entrate in vigore nei giorni scorsi. “La normativa è particolarmente complessa e delicata, consigliamo quindi alle aziende, anche non associate, di rivolgersi agli uffici di Confindustria Mantova per chiarimenti ed assistenza”.
Il Fuel Surcharge, ovvero la clausola di adeguamento del prezzo del gasolio e i provvedimenti del Decreto Ucraina Bis, che le associazioni sono finalmente riuscite ad ottenere dal Governo, oltre al tema dei contratti di trasporto scritti e verbali: saranno gli argomenti trattati nel prossimo Webinar previsto per lunedì 30 maggio alle ore 17,00, ospite della sezione Trasporto di Confindustria Mantova: il Segretario Generale di Anita Confindustria (Associazione Nazionale imprese trasporti Automobilistici), Giuseppina Della Pepa e l’avv. Arturo Amore.