Delitto di Canneto, per la badante polacca una nuova perizia psichiatrica

CANNETO – Una nuova perizia psichiatrica atta a valutare la capacità processuale oltre al persistere della pericolosità sociale ai fini del mantenimento della misura di sicurezza adottata a suo tempo. È quanto disposto ieri mattina dal giudice per l’udienza preliminare nei confronti di Barbara Chmurzynska, la 58enne badante polacca responsabile del delitto di Canneto sull’Oglio. A poco più di un anno di distanza dai quei tragici fatti il gup Gilberto Casari ha quindi ritenuto di dover procedere con un ulteriore esame peritale incaricando dell’incombente lo psichiatra veronese Pietro Lucherini; il consulente avrà ora 90 giorni di tempo per redigere tale relazione, i cui esiti verranno discussi all’udienza del prossimo 7 gennaio, e volta a stabilire circa la possibilità o meno dell’indagata a prender regolarmente parte al giudizio e ad esercitare così il proprio diritto di difesa. Niente a che vedere con l’imputabilità della donna la quale era già stata dichiarata totalmente incapace d’intendere e di volere dopo una prima perizia richiesta dal sostituto procuratore Carmela Sabatelli . Proprio in base a tali riscontri medici, la scorsa primavera, la 58enne era stata trasferita nella Rems di Caltagirone in provincia di Catania dov’è ricoverata tuttora. L’omicida dopo un primo trasferimento nel reparto di psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano, dov’era stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio, era ritornata nel carcere di San Vittore dov’è presente una specifica struttura per detenuti che soffrono di patologie psichiche acute. Quel tragico pomeriggio del 1° settembre 2018, la 58enne armata di due grossi coltelli da cucina, aveva colpito a morte Paola Beretta, per poi ferire altre due persone prima di venire bloccata.