In Lombardia due bambini sono stati ricoverati con una epatite a eziologia ignota: a renderlo noto è l’assessorato al Welfare che oggi ha trasmesso la comunicazione al Ministero della Salute. I due piccoli sarebbero ricoverati in un ospedale lombardo specializzato in materia. Entrambi non sono in pericolo di vita e sono sotto osservazione.
Nei reparti pediatrici degli ospedali dell’Asst di Mantova oggi pomeriggio non risultava alcun ricovero collegato all’epatite acuta nei bambini.
Al momento sarebbero quindi una decina i bambini in Italia con epatite di origine ignota: una malattia che colpisce i piccoli sotto i 10 anni, in alcuni casi con forme talmente gravi da provocare un’insufficienza d’organo e da necessitare di un trapianto di fegato.
Ogni anno ci sono casi di epatiti la cui origine non è nota ma è la frequenza di queste segnalazioni che ha fatto scattare l’allerta. Il ministero della Salute ha inviato informative alle Regioni dal 14 aprile sui casi di epatite acuta grave di origine sconosciuta che aveva colpito già diversi bambini, di età prevalente fra 2 e 5 anni, prima in Scozia e poi in Inghilterra (sono già un centinaio) e poi in diversi altri Stati.
Un nuovo virus potrebbe essere la causa delle epatiti acute pediatriche? Non lo esclude Massimo Galli, infettivologo e già presidente della Simit (società italiana di malattie infettive e tropicali).
Galli, commentando i casi di epatiti in bambini sani segnalati in Europa e anche in Italia ha spiegato all’Ansa che in futuro emergeranno altri casi di epatiti acute nei bimbi. A causarle, secondo l’infettivologo, potrebbe essere “un virus che finora non abbiamo inquadrato. Trattandosi di bambini, se vi dovesse essere una trasmissione virale, penserei a una di tipo orofecale. Mentre sono da escludere legami con il Covid e con il vaccino perché molti dei colpiti sono sotto i 5 anni, e in questa fascia di età non sono vaccinati per definizione”.