Festa a Goito per l’arrivo del cardinale Parolin per il 75° della basilica “Sia sempre più forte la vostra devozione alla Madonna”

Festa a Goito per l'arrivo del cardinale Parolin per il 75° della basilica

GOITO – Parrocchia di Goito in festa questa mattina per l’arrivo del Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin che ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica  nella chiesa parrocchiale, dedicata a San Pietro ed eretta a basilica minore nel 1946 con il titolo di Madonna della Salute.
La partecipazione di Parolin alla celebrazione nella chiesa di Goito è stata legata proprio al 75° anniversario di elevazione a basilica della parrocchiale e alla venerazione della Madonna a cui la basilica stessa è dedicata, proprio al termine del mese mariano.
Con il cardinale ha concelebrato il vescovo di Mantova Marco Busca e il priore di Goito don Marco Mani.

Oggi la Chiesa celebrava la solennità della Santissima Trinità su cui il cardinale si è soffermato durante la sua omelia evidenziando come “il riflettere sulla Trinità è cogliere i segni della vicinanza di Dio a noi, al suo popolo”.
Ma il cardinale si sofferma molto anche sulla devozione della comunità goitese alla Beata Vergine. Parla del busto quattrocentesco della Madonna custodito nella basilica, delle processioni a cui i fedeli hanno dovuto rinunciare a causa della pandemia e sollecita affinchè diventi “sempre più forte questa devozione, che avvicini a Maria con fiducia figliale”.
La chiesa di Goito è intitolata alla Madonna della Salute e il cardinale Parolin ricorda come Papa Francesco abbia chiesto “che ogni giorno nel mese di maggio venga recitato il Rosario da uno dei Santuari principali del mondo per chiedere a Maria la fine della pandemia”.
“Chiediamo con tutta la nostra fede a Maria, Madonna della Salute, la guarigione non solo del corpo ma anche dell’anima” ha detto Parolin.

Durante la celebrazione c’è stato l’intervento anche del sindaco di Goito Pietro Chiaventi. Anche lui, dopo aver ringraziato il prelato per la sua presenza in basilica, ha ricordato cosa abbia significato l’epidemia con i lutti e le sofferenze apportate, e ha auspicato “che una volta superato questo periodo la gente non torni all’individualismo sfrenato degli ultimi anni”