Giorgetti a Castel Goffredo: “Il Distretto della Calza va sostenuto ma serve un lavoro di squadra”

CASTEL GOFFREDO – Il settore tessile che a Castel Goffredo ha una delle sue capitali può farcela a patto che ci sia un vero gioco di squadra di tutti gli attori del territorio. E’ perentorio su questo punto il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti che oggi, nel tardo pomeriggio, è arrivato a Castel Goffredo dove ha concluso il tour elettorale odierno nell’Alto mantovano accanto ai candidati di centro destra alle prossime amministrative.
La domanda per il ministro è partita ricordando come lui due anni fa, da responsabile del dicastero dello sviuppo economico, sia stato tra gli artefici del salvataggio della Corneliani. Possibile replicare un modello come quello nel distretto della Calza che da decenni si trova in difficoltà? “Con Corneliani avevamo un marchio forte ma soprattutto c’è stato un impegno importante e un grande senso di responsabilità dimostrato da tutti gli attori della partita, come gli enti locali e gli stessi sindacati”. Ma il suo sostegno per il distretto della Calza c’è tutto e Giorgetti lo ribadisce più volte ricordando come da molti anni sia in contatto con soggetti della zona che lo hanno sensibilizzato sul tema. Esattamente come accaduto stasera quando, durante l’aperitivo di benvenuto nella centralissima Piazza Mazzini, il ministro ha avuto occasione di confrontarsi con alcuni dei maggiori imprenditori tessili della zona. Il confronto del resto è l’anima di un Amministrazione secondo Giorgetti che dichiara: “Un paese non è solo un luogo dove andare, spremere voti per poi andare a fare altre cose. Io concepisco la politica in questo modo: il dovere che ha un sindaco, come un ministro o chiunque abbia una carica politica, è vivere in mezzo alla gente, alle imprese, sentire i loro problemi e cercare di trovare soluzioni”.
E a proposito della specificità della zona di Castel Goffredo Giorgetti aggiunge: “Basta entrare in paese in auto e la si capisce. E’ una eredità importante che deve essere coltivata anche con nuove sfide e aprendosi alle novità e al cambiamento”.
Su questo fronte ci sono anche i 150 milioni di euro del Pnrr per la “moda green”, ovvero l’implementazione della raccolta differenziata del tessile e l’implementazione della logistica e realizzazione di nuovi impianti per riciclo tessili. Anche questa un’opportunità che deve però essere colta in un’azione di insieme.
C’è il tempo anche per scambiare con il ministro una battuta sui temi economici nazionali, ad iniziare dalla volontà di completare l’Unione bancaria da lui espressa anche nella trasferta in Svezia degli ultimi due giorni dove ha preso parte all’ Ecofin “Si, è un tema che va posto, ci sono una serie di richieste del nostro Paese di cui discutere e questa è una di quelle” dichiara il ministro che a Castel Goffredo, dove è arrivato per dare il suo sostegno al sindaco uscente Achille Prignaca, trova tanta gente ad attenderlo, capitanata dal gotha mantovano di centro destra con i deputati Andrea Dara (Lega) e Carlo Maccari (FdI), la senatrice Paola Mancini (FdI), l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi (FdI), il consigliere regionale Alessandra Cappellari (Lega) e poi i vertici provinciali del Carroccio con il segretario Antonio Carra e alcuni sindaci dell’Alto mantovano. Presente in veste istituzionale anche il presidente della Provincia Carlo Bottani.

Nelle foto sopra il ministro a confronto con alcuni imprenditori della zona