MANTOVA – Promuovere le bellezze delle Colline Moreniche nel nome della fratellanza, della storia e del turismo enogastronomico. Così nasce “Territori di pace”, il nuovo progetto di Ecomuseo diffuso che il Parco del Mincio (Ente capofila) ha presentato oggi insieme ai Comuni di Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Desenzano del Garda, Lonato, Monzambano, Ponti sul Mincio, Pozzolengo, Sirmione, Solferino e Volta Mantovana e a braccetto con le associazioni Croce Rossa Italiana, Fondazione Ugo da Como e Società Solferino e San Martino, al fine di dare ulteriore slancio turistico alle colline situate tra Mantova e il Lago di Garda.
Pace è una parola mai banale, soprattutto di questi tempi, ma – come ha ricordato il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer durante la presentazione ufficiale – il progetto dei “Territori”, che trova compimento in un Ecomuseo diffuso e in un marchio spendibile a livello di marketing (“Territori di pace”), nasce nel 2020, in tempi di lockdown da Covid, con l’intento di trovare nuove soluzioni per promuovere un turismo all’aria aperta. E i colli morenici, a lungo teatro di sanguinose battaglie e al tempo stesso scrigno di bellezze paesaggistiche e artistiche, si prestano alla perfezione per ospitare un nuovo circuito turistico che faccia leva sul tema della pace, ma non solo. Sono tre, infatti, i contesti che vanno a integrarsi l’uno con l’altro: quello naturalistico, quello storico e quello eno-gastronomico.
Grazie al coordinamento del Parco del Mincio, all’unione di intenti dei territori e delle associazioni interessate tramite un accordo di parternariato e attraverso il finanziamento ottenuto dal Gal Garda e Colli Mantovani – presente con il nuovo amministratore unico Baccolo – tramite il bando per l’attrattività turistica delle aree rurali nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, dunque, oggi l’Ecomuseo della Pace e dei Territori di Pace trova pieno compimento. Un progetto dal costo complessivo di 58mila euro, di cui 52.200 (il 90%) coperto da contributo.
Ciò che ne scaturisce è una sorta di museo in forma virtuale, una bussola che tramite il portale www.territoridipace.it ospita 322 schede informative, mille immagini e 10 mappe digitali tematiche, oltre all’immancabile appendice social. La piattaforma, già funzionante, opera come strumento in grado di legare un’intera area diffusa attraverso una narrazione coerente e capace di mettere a sistema le diverse caratteristiche dei territori coinvolti. Come spiegato dalla direttrice del Parco Cinzia De Simone, il percorso abbraccia le fortezze, i palazzi storici, i corsi d’acqua, le ciclovie, ma anche i teatri delle battaglie, il museo della Croce Rossa, le Pievi, i cammini, senza perdere di vista le altre ricchezze di questi territori, ovvero i prodotti tipici locali.
Il tutto con l’unico scopo di attirare turismo, ancora di più verrebbe da dire, facendo squadra e sfruttando le eccellenze. Anche quello di prossimità, come ha sottolineato Davide Prandini di Studioventisei, che ha curato la comunicazione e lo storytelling dell’intero progetto che da oggi è disponibile sia in lingua italiana che inglese.