Il Po cala ma l’attenzione rimane alta. Ancora chiusi i ponti di San Benedetto e Calvatone

MANTOVA Nuovo incontro  ieri pomeriggio in Prefettura per l’analisi degli scenari sugli andamenti idrometrici dei fiumi che interessano la provincia di Mantova, presieduto dal Prefetto, Carolina Bellantoni.

Il Po ha continuato la lenta e progressiva decrescita, facendo registrare all’idrometro di Borgoforte (MN), la misura di metri 7,70, con un calo di circa 2 cm/ora. Sulla base dell’avviso di criticità diramato dalla Regione Lombardia c’è stato la notte scorsa il passaggio alla soglia di moderata criticità. Analogamente, è accaduto per l’idrometro di Sermide.

Per quanto attiene ai fiumi Secchia, Oglio e Mincio, si riscontra la continua decrescita dei medesimi, fermo restando il fenomeno  del rigurgito, connesso comunque ai rilevanti livelli delle acque in transito nel Po.

Anche ieri personale di Aipo, Provincia, Consorzi di Bonifica e volontari di Protezione Civile hanno ulteriormente presidiato e monitorato i “fontanazzi” manifestatisi nei Comuni di Motteggiana (località Torricella), Suzzara (località Riva), Viadana (località Boccabassa), Pomponesco, Marcaria (Campitello e località S. Alberto), Sustinente (località Sacchetta), Serravalle a Po, Borgo Virgilio (località Scorzarolo), San Benedetto Po (località Portiolo) e Borgo Mantovano (Revere e Pieve di Coriano).

Il numero delle persone ancora evacuate è di 126: 10 persone a Formigosa di Mantova , 13  a San Benedetto Po; 23 a Viadana; 8 a Borgo Virgilio; 12 a Quistello; 7 persone a Roncoferraro; 6 a Gazzuolo; 7 a Ostiglia; 4 a Suzzara; 1 a Motteggiana; 13 a Quingentole;  22 a Sermide e Felonica-  Risultano poi  ancora temporaneamente chiuse 11 attività commerciali ed evacuati 3 allevamenti (di bovini e suini).

Sotto il profilo infrastrutturale, permangono chiusi, il ponte stradale di S. Benedetto Po, quello di Calvatone sul fiume Oglio ed il ponte di barche di Torre d’Oglio.

Nei Comuni, i Sindaci mantengono le attività di monitoraggio e vigilanza arginale avvalendosi del concorso fornito dal personale volontario, anche al fine di valutare, in relazione alla progressiva decrescita dei livelli idrici del Po e dei relativi affluenti, la possibilità di riaprire alla circolazione le sommità arginali, nonché di consentire, da parte dei residenti evacuati, il ritorno alla normalità degli insediamenti residenziali, commerciali e produttivi, previ appositi sopralluoghi tecnici, tesi a scongiurare dissesti, fessurazioni, cedimenti od altre distonie infrastrutturali.

A livello generale, si mantiene elevato il livello di attenzione sull’andamento della piena, con costanti aggiornamenti tecnici tra Aipo, le Amministrazioni territoriali ed i presidi operativi presenti nelle aree interessate.